Auguri Mister
E’ settimana di compleanni per due ex allenatori della Fiorentina. Giovanni Trapattoni lo festeggia giovedì 17 (sono 77 candeline), Carletto Mazzone sabato 19 (79 anni), il giorno di San Giuseppe.
TRAPATTONI E’ stato a Firenze due stagioni, nel 1998/99 e nel 1999/00 senza mai essere, però, amato del tutto dalla tifoseria viola, che non gli perdonava il suo passato sulla panchina della Juve. La prima annata comunque sembrava essersi messa nel migliore dei modi. La Fiorentina nelle prime 21 giornate rimase in testa alla classifica in 20 occasioni e si laureò campione d’inverno. L’infortunio di Batistuta che stette fuori squadra per oltre un mese, le bizze di Edmundo che partì per il Carnevale di Rio nonostante l’infortunio di Bati e un mercato di gennaio scadente (con la squadra capolista arrivò il solo Ficini dall’Empoli) bloccarono la Fiorentina nel momento cruciale del campionato che fu poi vinto dal Milan. Trapattoni fece comunque del Franchi un autentico fortino (nessuna sconfitta) e alla fine portò i viola al terzo posto e ai preliminari di Champions. Inoltre la Fiorentina arrivò in finale di Coppa Italia. Pareggiò a Parma all’andata 1-1 e al ritorno a Firenze 2-2. Così il trofeo andò agli emiliani. Nella stagione successiva (1999/00) i viola entrarono nella fase a gironi di Champions e vinsero tra l’altro anche a Wembley (prima squadra italiana a violare il tempio del calcio inglese) con l’Arsenal (che fu eliminato) per 1-0 con un gol di Batistuta. La Fiorentina arrivò alla seconda fase a gironi di Champions nella quale però non ottenne il visto per i quarti di finale. Le cose in campionato, invece, andarono peggio. La Fiorentina si classificò settima, agguantando il piazzamento Uefa solo all’ultima giornata, vincendo al Franchi 3-0 con il Venezia grazie a una tripletta di Batistuta, che a fine gara annunciò tra le lacrime il suo addio a Firenze. E pochi giorni dopo l’addio di Bati anche il Trap decise di concludere la sua avventura sulla panchina viola.
MAZZONE Il tecnico romano a Firenze era arrivato nell’estate del 1975 poco più che trentottenne. Veniva da Ascoli dove aveva portato la squadra marchigiana dalla serie C alla serie A e poi l’aveva salvata nella prima stagione nel massimo campionato. La Fiorentina era nel suo destino. Da giocatore, con la maglia della Roma, aveva debuttato in serie A proprio contro i viola al Comunale il 2 giugno 1959 (l’incontro finì 1-1). Un altro segno del destino fu anche l’esordio in campionato sulla panchina della Fiorentina. Avvenne proprio ad Ascoli, contro la sua ex squadra, il 5 ottobre 1975. Fu un debutto amaro, perché i bianconeri vinsero per 1-0 con un gol su rigore di Gola che l’anno dopo sarebbe approdato in riva all’Arno. Il primo campionato di Mazzone a Firenze fu difficile, anche perché in un incidente stradale perse due perni della sua squadra: Vincenzo Guerini (chiuse la carriera) e Domenico Caso (assente per alcuni mesi). Alla fine ottenne il nono posto ma la stagione fu nobilitata dalla conquista della Coppa di Lega italo-inglese. La Fiorentina vinse con il West Ham per 1-0 sia all’andata a Firenze (gol di Guerini) che nel ritorno a Londra (rete di Speggiorin). Il 10 dicembre 1975 così Mazzone conquistò ad appena 38 anni il suo primo trofeo europeo (vinse poi anche l’Intertoto con il Bologna nel 1998). La stagione successiva (1976/77) le cose andarono meglio. La Fiorentina si piazzò terza sia pure arrivando a distanza abissale dalla Juventus campione d’Italia (16 lunghezze in epoca in cui la vittoria veniva premiata con due punti). Fu Mazzone all’inizio di quella stagione, dopo la cessione di Merlo all’Inter, ad assegnare al ventiduenne Antognoni la fascia di capitano. L’ultima annata a Firenze (1977/78) purtroppo per lui e la Fiorentina fu negativa. E il “sor Carletto” fu esonerato dopo 11 giornate nelle quali aveva vinto solo una partita (a Bologna). Fatale gli fu la sconfitta al Comunale con la Lazio (per lui tifoso romanista era un derby) per 1-0 con un gol di Giordano su rigore a tre minuti dal novantesimo. Comunque, con la squadra in crisi, ebbe il merito di far esordire in serie A il diciannovenne Giovanni Galli. Da grande allenatore aveva capito che quel ragazzino tra i pali avrebbe potuto portare la Fiorentina alla salvezza che arrivò solo all’ultima giornata con Beppe Chiappella – un altro grande – in panchina.
L’UNICO PRECEDENTE CON IL FROSINONE Risale alla partita d’andata giocatasi il 1 novembre scorso alle 12.30. La Fiorentina vinse 4-1, segnando tutti e 4 le reti nel primo tempo con Rebic (24′), Gonzalo Rodríguez (29′), Babacar (31′ su rigore) e Suarez (43′). Il gol dei ciociari fu realizzato da Frara a 3 minuti dal novantesimo. Quella è stata una gara speciale per il portiere viola Luca Lezzerini, che ha debuttato in serie A, entrando al posto di Tatarusanu al 26′ della ripresa.
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