Carnasciali: “Squadra spremuta La società doveva pensarci a gennaio”
L’ex difensore viola: “la stanchezza è fisica e mentale e mancano alternative in difesa”
La Fiorentina passa dal Verona al Frosinone. Non certo due corazzate, con il pareggio inaspettato contro gli scaligeri che ha creato diversi malumori. Il periodo fitto d’impegni è ormai alle spalle. Adesso i viola devono sfruttare un calendario assolutamente favorevole per continuare a correre per il terzo posto. Corsa a tappe ancora lunghissima ed imprevedibile, nella quale è vietato abbassare la guardia, perché il Verona ha dimostrato che in Serie A non c’è niente di facile. Il Frosinone conserva ancora speranze di salvezza e se le giocherà tutte nel difficile incontro di domenica con la Fiorentina. Chi pensa ad una passeggiata, per i ragazzi di Paulo Sousa, si sbaglia. Avversario ampiamente alla portata, a patto che la concentrazione sia al massimo e gli interpreti siano tirati a lucido, al contrario di quanto successo domenica scorsa. Questa settimana, Il Brivido Sportivo ha intervista in esclusiva Daniele Carnasciali.
Dopo la sconfitta di Roma, il pareggio contro il Verona. La Fiorentina non è ripartita…
«Il momento non è positivo. Dopo la sconfitta di Roma la squadra era chiamata a reagire contro il Verona. Ne aveva tutte le possibilità, nel collettivo e nei singoli. Adesso guardiamo avanti, gara dopo gara, cercando di sfruttare il calendario. L’occhio deve essere sempre attento, perché la statistica dice che le squadre che lottano per non retrocedere negli ultimi turni fanno più punti, ed il Verona ne è la testimonianza lampante».
Adesso la Roma, nella corsa al terzo posto, ha un bel vantaggio….
«Si, senza dubbio. Prima eravamo davanti noi, adesso dobbiamo inseguire. Se loro le vincono tutte noi ci possiamo fare poco. Lasciamo i favori del pronostico a loro, poi speriamo in qualche passo falso. Ma se ci spera l’Inter nel terzo posto non vedo perché non ci si debba sperare noi. Certo, le cose cambierebbero se l’Inter dovesse vincere lo scontro diretto a Roma. In quel caso farebbe un favore anche alla Fiorentina. Ma se dovesse perdere uscirebbe definitivamente di scena. Tutto questo a patto che la Fiorentina vinca contro il Frosinone».
Torniamo in casa viola. Qualche giocatore, specialmente in difesa, è stato un po’ troppo spremuto?
«La stanchezza è normale, a questo punto della stagione. Ne vedo fisica e mentale. Astori e Gonzalo hanno sempre giocato, perché a gennaio non hanno trovato il centrale che serviva per dare respiro a loro due. Adesso devono stringere i denti e andare avanti. Per quest’anno non c’è altro da fare, per l’anno prossimo spero che la società ci pensi per tempo».
Il calo fisiologico di Bernardeschi è normale?
«Certo, stiamo parlando di un classe ’94. Sul campo ha sempre fatto quello che voleva Sousa, mettendoci voglia ed impegno anche in un ruolo non suo. A quell’età un calo è da mettere in preventivo. E’ assolutamente normale».
Gettando un occhio alla Nazionale. Bernardeschi spera, così come Astori e Pasqual, di partecipare all’Europeo. Come vede il borsino dei viola?
«Spero che vengano convocati tutti e tre, anche se obiettivamente credo che quello che abbia più chance sia Astori. Il discorso di Pasqual è strano, perché Conte stravede per lui anche se non sta giocando molto. Quando lo ha chiamato in Nazionale ha sempre fatto bene, quindi non mi stupirei se lo dovesse chiamare. Ovviamente spero anche in una chiamata per Bernardeschi. E’ un ragazzo giovane che potrebbe dare freschezza al gruppo».
Chiudiamo con una battuta su Paulo Sousa. Si è cominciato a parlare anche del suo futuro e sarebbe monitorato addirittura da Juventus e Barcellona. Paura di perderlo?
«Beh, se lo seguono certe squadre è difficile non aver paura. Io spero che rimanga ancora a lungo sulla panchina viola, ma il calcio ci insegna che se si muovono club come quello blaugrana è difficile, se non impossibile, dire di no».
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