Ardiles: “Fiorentina sei bella come Firenze”
Il campione argentino, ambasciatore del Tottenham, parla al Brivido Sportivo: “Che giocatore Bernadeschi! Zarate può stupire. La vostra città è fantastica, mi piacerebbe viverci”
Quando giocava, fisicamente, sembrava un grissino, ma dove non arrivavano i muscoli arrivava la testa. Era la forza mentale, quella propria dei leader autentici, che lo rendeva capace di duettare con disinvoltura con un certo Mario Kempes o di rimettere in riga un giovane e troppo esuberante Diego Maradona.
Osvaldo Ardiles è stato uno dei centrocampisti più forti di tutti i tempi. Era lui, insieme a Daniel Passarella, il vero condottiero dell’Argentina campione del Mondo del 1978. Era lui lo “Special one” del Tottenham Hotspur degli anni ’80 che, per averlo, sfidò addirittura i nazionalisti britannici nell’epoca storica del conflitto per le isole Falkland. Un metronomo infallibile, di bassa statura, molto magro, ma che non si fermava mai e che aveva una tecnica talmente sopraffina da convincere il regista cinematografico John Huston a chiamarlo nel cast di calciatori-attori del film “Fuga per la vittoria”. Per giunta con un ruolo di primo piano, visto che Ardiles è protagonista della celeberrima scena in cui, nel corso della partita, compie un gesto tecnico straordinario: la cosiddetta “bicicletta”, un numero nel quale, in corsa, riesce ad alzare la palla, trattenendola tra i piedi a tenaglia, e a portarsela avanti col tacco per scavalcare l’avversario che resta di stucco. Sequenze rimaste stampate nella mente di tutti coloro che hanno visto quel film leggendario.
Oggi Ardiles è un signore di 63 anni che vive a Londra, dove ancora lo adorano i tifosi degli Spurs, tanto che il Tottenham ne ha fatto un proprio ambasciatore ufficiale col compito di seguire in tutto il mondo la squadra inglese. Fino allo stadio Franchi di Firenze dove lo abbiamo incontrato, subito dopo la partita di andata di Europa League tra i viola e i britannici e dove ci ha regalato un’intervista dedicata a tutti i lettori del Brivido Sportivo.
Mister Ardiles cosa ne pensa di questa Fiorentina?
“E’ una squadra che mi piace perché gioca sempre a viso aperto. E’ molto diversa dalle tipiche squadre italiane, generalmente votate al contropiede e alla speculazione tattica. I viola, al contrario, non hanno paura e cercano di imporre la propria filosofia. Questo è il modo che amo di interpretare il calcio”.
Dopo il pareggio fra Fiorentina e Tottenham chi è il favorito per il passaggio del turno?
“Sarebbe fin troppo facile dire che siamo noi del Tottenham i favoriti, il risultato di 1-1 è positivo, ma non mi fido della Fiorentina. Perché, almeno in Europa, ha dimostrato di essere una squadra che si esprime meglio fuori casa e quindi la ritengo ancora viva e in corsa. Non dobbiamo commettere l’errore dell’anno scorso quando fu sottovalutato l’impegno con i viola e alla fine per i colori del Tottenham fu una grande delusione. Al White Hart Lane ci vorrà massima concentrazione e attenzione a non subire gol”.
Ha visto Federico Bernardeschi che gol che ha fatto? Le piace il numero dieci della Fiorentina?
“Accidenti se mi piace. Me ne avevano parlato bene, ma non lo avevo mai visto giocare dal vivo. Adesso ho un’idea più chiara su di lui: per me è già il miglior giovane italiano in circolazione e prevedo per lui un grande futuro, anche nella vostra Nazionale. Ha fatto un gol bellissimo e improvviso. Fino a quel momento il Tottenham aveva controllato la partita, dominandola a tratti, poi quella fiammata ha cambiato l’inerzia delle cose e noi abbiamo corso dei rischi. Merito soprattutto di Bernardeschi”.
C’è un altro giocatore che apprezza della squadra viola?
“Sì, conosco Zarate e so di che cosa è capace. Lui può inventare cose impensabili per giocatori normali, ma anche esagerare nel portare il pallone. Stavolta mi ha fatto una buona impressione ed è stato tra i più pericolosi della Fiorentina. Può essere un elemento importane per questa squadra che ha sempre avuto dei campioni argentini nelle sue fila”.
Chiudiamo con Firenze, cosa ne pensa della nostra città?
“Sono rimasto a bocca aperta. E’ una città bellissima, piena di monumenti, di cose meravigliose e vorrei visitarla per molto più tempo. Anzi sa una cosa? Prima o poi verrò a vivere qua (ride ndr)”.
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