Galeazzi: “Razionalità contro follia, che sfida Fiorentina-Lazio!”
Il noto giornalista, tifoso biancoceleste: “Il match del Franchi promette spettacolo. E io non vedo l’ora di mangiare la bistecca dal Latini”.
Dopo la trasferta di Palermo, la Fiorentina è pronta a sfidare la Lazio sul terreno del Franchi. Di fronte ci saranno due squadre che hanno fin qui sorpreso gli addetti ai lavori: la Fiorentina per la splendida cavalcata che l’ha portata tra le prime in classifica, traguardo che mancava da anni a Firenze, la Lazio per lo scarso rendimento avuto nella prima parte di campionato, che l’ha costretta ad essere, anziché una protagonista, una comparsa.
Per analizzare la sfida tra viola e biancocelesti, il Brivido Sportivo ha contattato un giornalista sportivo e grande tifoso della Lazio, Giampiero Galeazzi, che in chiusura di intervista non manca di sottolineare un’altra sua passione: la buona cucina.
Galeazzi, che partita sarà quella tra Fiorentina e Lazio?
«Sarà certamente una partita tirata perché si affrontano due squadre che, se vogliono, sanno giocare al calcio. Contro l’Inter ho visto una Lazio molto carica, concentrata, determinata. La Fiorentina mi piace molto, è cresciuta, gioca un calcio razionale: tutti sanno cosa fare e dove farsi trovare. E’ una sfida che può regalare emozioni ed è aperta a tutti i risultati».
Fiorentina e Lazio sono due squadre che, per ragioni opposte, stanno stupendo: si aspettava i viola così in alto a gennaio? E come spiega l’involuzione dei ragazzi di Pioli?
«E’ vero, in pochissimi credevano nelle potenzialità di questa Fiorentina e si sono dovuti ricredere. Attraverso l’organizzazione di gioco e le prestazioni di alcuni singoli la Viola sta meritando la posizione di classifica che ha. Per quanto riguarda la Lazio, invece, non è così difficile capire il perché del suo basso rendimento: Lotito non ha rinforzato la squadra! Nel momento in cui Felipe Anderson ha smesso di fare il fenomeno ed è tornato sulla terra, la squadra si è sgonfiata».
Il mercato di gennaio può essere utile alle due società per rinforzarsi?
«Il mercato è sempre utile, a patto che il Presidente sia disposto a spendere. Su Lotito ho molti dubbi. Probabilmente la Fiorentina farà qualche colpo. In ogni caso, la sessione invernale non regala quasi mai grandi acquisti».
Tornando alla partita, cosa deve temere la Fiorentina e cosa invece la Lazio?
«I ragazzi di Sousa devono temere la pazzia della Lazio, la potenzialità inespressa. I biancocelesti, invece, devono stare attenti alla personalità dei viola, ai colpi di genio di Bernardeschi e Borja Valero, al cinismo di Kalinic. Per la Lazio è la prova del nove. Per la Fiorentina lo stesso, perché ha l’obbligo di provare ad agganciare l’Inter».
E’ un campionato insolitamente equilibrato, dovesse dire dove arriveranno le due squadre?
«Quest’anno stiamo vedendo un torneo molto livellato, bello perché brutto. Non c’è una squadra che domina, ci sono tanti club che, con caratteristiche diverse, provano a fare la loro corsa. A mio parere la Fiorentina terminerà il campionato piazzandosi in Europa, non so se quella dei grandi o quella minore. La Lazio, invece, se arriva tra le prime sei ha già fatto un’impresa. Ovviamente spero di sbagliarmi!».
Non c’è soltanto il campionato, entrambe sono ai sedicesimi di Europa League: come vede la loro corsa?
«Entrambe possono andare lontano, possono farsi valere contro ogni avversario, cominciando dal prossimo turno: la Fiorentina può battere il Tottenham e lo stesso vale per la Lazio contro il Galatasaray. Sono due squadre più forti della media, hanno tutto per arrivare in fondo alla competizione».
La ringrazio molto della sua disponibilità…
«Si figuri, un piacere. Senta…lei è fiorentino?».
Sì.
«Per caso conosce il Latini?».
Certamente!
«Ecco, allora quando passa di lì mi saluti tanto Torello: la sua bistecca, con i fagioli come condimento, è la più buona di Firenze! Spero di tornarci presto». [ride]
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