Che cosa ci regalerà il 2016?
Dopo il Capodanno fantozziano della Rai meglio pensare alla Fiorentina, a patto che i Della Valle non ascoltino certi consiglieri.
Che cosa avrà in serbo per noi il 2016? L’interrogativo è di rito, quasi scontato. Il mondo è un po’ sempre lo stesso, da qualunque latitudine lo si voglia vedere. L’Italia è sempre quella. Ci si interroga se è meglio che il presidente, per il discorso di fine anno, stia seduto alla scrivania o in poltrona, oppure se il premier Matteo Renzi abbia fatto bene a raggiungere Courmayeur in auto piuttosto che il elicottero. Quesiti inquietanti cui dare una risposta più che difficile ci sembra (ci perdonino i benpensanti) assolutamente inutile. Ma il 2016 nasce sotto l’egida dello sconforto Rai, dove si è festeggiato l’anno nuovo con un minuto d’anticipo (roba da Fantozzi) e dove tra i tanti sms (a pagamento) se ne è infiltrato uno che, approfittando della disattenzione generale, conteneva addirittura una bestemmia. Che Dio ce la mandi buona. L’Osservatore Romano (la sentinella dei buoni sentimenti) ne ha dette di tutti i colori. Povera Rai e pensare che se fossero questi i loro problemi avrebbero di che star tranquilli, invece…
Insomma tra le invettive di Balotelli e Sgarbi che getta giù dal letto il sindaco di Mazzano attraverso il telefono a batteria del Viminale, perché voleva visitare un museo di notte (o non era all’ospedale?), finalmente una notizia degna di questo nome. Si sta girando Race, la storia di Jesse Owens, il mitico atleta di colore che trionfò a Berlino, con quattro medaglie d’oro. Ebbene la storia ci aveva raccontato che Hitler si era rifiutato di dagli la mano per il semplice motivo che era di colore. Invece lo stesso Owens aveva ripetuto varie volte, sempre inascoltato, che Hitler la mano gliela aveva data nel corridoio sotto la tribuna d’onore. E dire che anche il povero Arturo Maffei (quarto in quell’Olimpiade) atleta fiorentino e terzo portiere viola degli anni trenta lo ha sempre ripetuto per anni: “Guardate che la storia di Hitler e Owens l’è una bufala…”. Si scopre ora che Owens non ce l’aveva con Hitler piuttosto con il suo presidente Roosevelt che invece non lo ha mai ricevuto alla Casa Bianca. Ma è noto, la storia la scrivono i vincitori.
La nota di chiusura è per la Fiorentina. Pare che da Napoli sia arrivata una maxi-offerta: quaranta milioni di euro per Vecino e Kalinic. Non sappiamo quanto sia verosimile. Un fatto è certo: se i Della Valle si facessero convincere da certi loro consiglieri, proprio mentre la gente si aspetta i rinforzi per coronare una stagione speciale e dopo che i settemila tifosi che hanno assistito al primo allenamento del 2016, sono stati ringraziati dalla squadra che si è posta in campo a forma di cuore, beh allora la storia potrebbe davvero mettere un accento grave sul colore della loro gestione. Buon anno a tutti!
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