I viola e Sousa sono caduti nella trappola dell’Empoli, ma giovedì In Europa League è già tempo per rifarsi.

La stagione è lunga e le trappole non mancano. I viola sono caduti in quella dell’Empoli che ha giocato una gran partita. Non doveva succedere, ma poteva accadere. E’ avvenuto e adesso non resta che cancellare subito tutto perché la prossima stazione si chiama Basilea.

Accantonato per un istante il coretto “salutate la capolista”, i viola devono passare il turno nella fase a gironi di Europa League. Per farlo devono vincere a Basilea. Missione difficile, ma possibile. Sousa torna dove ha conquistato il campionato e fatto gli ottavi di Champions League, pur non seminando amicizie. Il rapporto tra il portoghese e gli svizzeri non è stato brillante.

Sousa schiererà la formazione migliore, non come è successo nel primo tempo con l’Empoli. Forse questo è accaduto anche perché il tecnico viola pensava un po’ anche alla Svizzera. Questo dovrebbe dirla lunga sull’atteggiamento che avranno i viola giovedì sera a Basilea.

Ci aspettiamo una grande prestazione da parte della Fiorentina. Serviranno carattere, testa fredda e bel gioco. Caratteristiche che di solito appartengono al Dna di questa squadra. In attacco ci sarà Kalinic che nel frattempo, sommando campionato ed Europa, è arrivato a quota 10 gol stagionali. E non siamo ancora a Natale. Numeri record che impongono all’attenzione generale questo centravanti così normale e così forte. Da tempo non si ammirava in Italia un leader offensivo tanto completo: bomber e regista dell’attacco.

Ma la Fiorentina non si identifica con un solo giocatore. bensì con un gruppo di ferro. Sousa per conquistare i 16esimi di finale in Europa League dovrà proprio appellarsi al branco viola. Uno spogliatoio che quando si mette in testa un’idea meravigliosa riesce ad ottenerla. Basilea, prossima tappa di una storia ancora tutta da raccontare.