Novellino: «Babacar, ora dipende solo da te»
L’ex allenatore della Sampdoria, prossima avversaria dei viola in campionato: “Sousa ha sconfitto gli scettici e i giocatori lo seguono”.
Un occhio all’Europa League, l’altro al campionato. La Fiorentina vuole concludere al meglio il suo secondo ciclo terribile della stagione. L’ambizione della squadra di Sousa è quella di rimanere in corsa il più a lungo possibile su tutti i fronti. Ed in campionato è giusto continuare a sognare visto il primato riagguantato grazie al successo sul Frosinone. Il primo ostacolo, giovedì in Polonia, si chiama Lech Poznan. Poi arriverà la gara di campionato a ‘Marassi’ contro la Sampdoria, al termine di una serie di partite e, proprio per questo motivo, un’insidia di non poco conto. Anche perché a Genova, nel recente passato, la Fiorentina non ha mai avuto vita facile. Il Brivido Sportivo, questa settimana, ha intervistato in esclusiva Walter Novellino, allenatore che conosce bene l’ambiente doriano e che ha la competenza per parlare della Fiorentina e di un suo ex giocatore come Babacar.
Partiamo dal suo collega Sousa. L’ha sorpresa in questa prima fase della stagione?
«Ha una grande esperienza, è un allenatore che ha fatto la gavetta all’estero e adesso è pronto per allenare in un campionato difficile come la Serie A. C’era grande scetticismo intorno a lui, ma ha dimostrato tutta la sua capacità, anche grazie ai giocatori che hanno subito deciso di seguirlo nel suo lavoro. E’ stato bravo soprattutto a gestire l’inizio della sua esperienza a Firenze: ha sconfitto subito gli scettici e si è messo a lavorare bene. La sua forza è stata questa».
Parliamo di Babacar, un giocatore che lei conosce molto bene per averlo allenato al Modena. Secondo lei si aspettava di avere più spazio in questa stagione?
«Può darsi di sì, ma deve essere bravo a gestire questo momento. Deve imparare che nella vita, come nello sport, non bisogna mai sedersi sulle proprie qualità. Io credo, però, che sia Sousa il primo a riconoscergli certe doti e durante la stagione avrà sicuramente tanto spazio. A quel punto starà a lui tenersi una maglia da titolare. Con me sfondate una porta aperta, per me lui è uno dei migliori attaccanti della Serie A».
Già, ma è difficile ritagliarsi spazio con un Kalinic così…
«Si, è vero. Anzi, su Kalinic voglio proprio fare i complimenti ai dirigenti viola che lo hanno portato a Firenze. Le sue qualità sono indubbie, ma faccio i complimenti a Pradè ed ai suoi collaboratori che hanno scovato un grande giocatore».
E poi in attacco c’è anche Giuseppe Rossi che sta tornando in condizione…
«L’ho visto nelle ultime partite, mi sta piacendo tantissimo e sono convinto che adesso migliorerà ancora rapidamente. Sta crescendo tanto, ma ero convinto che fosse solo questione di tempo. Lo staff di Sousa lo sta aiutando tantissimo e lui è un ragazzo che tiene molto ad aiutare la squadra. Credo che da qui in avanti darà una grossa mano alla Fiorentina».
Fiorentina che domenica giocherà in casa della Sampdoria. Una squadra che lei conosce molto bene…
«La squadra di Zenga è pericolosa e competitiva. Le armi migliori le hanno in attacco, vanno benissimo dentro gli spazi con Eder, Soriano e Muriel, adesso anche Cassano sta tornando in forma. Sarà un bel banco di prova per la Fiorentina».
Dando un occhio alla classifica, quella attuale quanto si discosta dai reali valori tecnici?
«In questo momento è così, le squadre che sono davanti meritano la posizione che occupano. Chi insegue qualche problema lo ha, a cominciare dalla Juventus, che ha cambiato tanto ed ha bisogno di tempo per ritrovare certi automatismi. Oltretutto la mancanza di risultati porta nervosismo e la squadra di Allegri la vedo spesso non tranquilla. Per il Milan vale lo stesso discorso. In questo momento Napoli, Roma, Fiorentina e Inter hanno qualcosa in più».
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