Se i “rosiconi” tornano alla ribalta
Ha ragione Della Valle: in città si respira un’atmosfera “inquietante”. Ecco perché
Prima o poi doveva accadere: a forza di punzecchiare, di criticare, di alzare il livello della polemica, era chiaro che i fratelli Della Valle potessero e dovessero rispondere. Francamente la reazione di Andrea è stata in perfetto stile della famiglia: elegante, dura, decisa. Per Bastian Contrario, è stata una esplosione assolutamente condivisibile. E’ vero, in città ormai da diversi mesi (non settimane) si sta respirando una atmosfera inquietante. Inquietante perché le accuse che vengono mosse contro la società non sono completamente supportate dai fatti. La scorsa settimana, sulle storiche colonne del Brivido, avevamo elogiato il coraggio di Pradé per essersi lanciato nelle fauci della stampa e della critica. Mossa apprezzata anche dal pubblico e dal cuore pulsante del tifo viola che però, nel comunicato diramato in occasione della partita col Genoa, è tornato con fermezza sui temi della chiarezza e del ridimensionamento.
Sinceramente non siamo molto convinti che i tifosi debbano avere una ingerenza così ingombrante negli affari e nelle strategie societarie. Forse ci sbagliamo, ma nei loro panni avremmo atteso un altro momento per processare la società o per fare bilanci. Anche perché il campo potrebbe scrivere un’altra storia.
La Fiorentina non è una squadre che può ambire allo scudetto ed onestamente neanche ad un piazzamento Champions (visto che sono 3 e che le altre si sono rafforzate molto), ma la Viola di Sousa non è neanche la Cenerentola della serie A: è una formazione molto dignitosa, proiettata al futuro (visto il netto ringiovanimento della rosa) e con tanti, tantissimi margini di miglioramento. Il pubblico, è vero, durante le partite fa sempre la propria parte e, per l’amore che ha sempre assicurato alla Fiorentina, non può essere accusato di scarso attaccamento.
Notiamo però una eccessiva voglia di protagonismo, una incomprensibile richiesta di attenzioni che non ci sentiamo di assecondare. Anni fa Diego Della Valle, in una delle sue uscite sferzanti, coniò o rilanciò il termine “rosiconi”. Ecco, sembra che nell’ultimo periodo i “rosiconi” siano tornati prepotentemente alla ribalta.
Trovando humus propizio nei tanti insistiti interrogativi posti da una tifoseria che dovrebbe festeggiare il +5 sulla Juventus peggiore degli ultimi 50 anni ed invece trova il modo di funestare ogni vittoria (già due su tre partite) con un atteggiamento tafazziano poco comprensibile. Avanti così è possibile davvero che pure Andrea, oltre Diego, si disamori. Il rischio è di finire in mani ignote. O peggio ancora, nelle mani di qualche “pezzente” vero. Meditate gente, meditate.
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