Sarà Della Valle a scegliere il nuovo tecnico
La sensazione è che la frattura tra la Fiorentina e Vincenzo Montella, adesso, sia davvero profonda. Intanto c’è da fare chiarezza, perché la clausola rescissoria che l’attuale allenatore viola ha negato esserci è stata apposta in calce al contratto al momento del prolungamento fino al 2017. Cinque milioni di euro liquidi che dovranno essere versati da qualunque club che intenda avvalersi subito del lavoro dell’aeroplanino. Praticamente impossibile pensare che la società possa decidere di esonerarlo, più facile che Montella possa spiazzare tutti e decidere di fare un passo indietro licenziandosi. Magari approfittando di un anno sabbatico per andare a perfezionare quell’inglese che da tempo sta studiando nei pressi di Piazza Strozzi a Firenze. Dovrà essere Andrea Della Valle a regolare la questione. E’ vero che c’è un patto tra gentil uomini – e che questi stessi patti sono sempre stati rispettati dalla famiglia marchigiana, da Toni a Jovetic – ma pare inverosimile che tutto possa risolversi in una bolla di sapone.
Serve subito una presa di posizione, perché il rischio è che anche il mercato possa risentirne. L’allenatore dei sogni della città è Luciano Spalletti: è fiorentino, ovunque è andato ha vinto ed il suo tipo di calcio è di quelli che ha sempre regalato spettacolo. Sarebbe anche la garanzia della costruzione di una squadra destinata a tentare l’assalto alle primissime posizioni della classifica, ben più rispetto a quanto fatto fino ad oggi, ma l’ingaggio pesa tantissimo. E i Della Valle su questo aspetto, legato al fair play finanziario, sono molto attenti. Tra i meno complicati da raggiungere e convincere c’è invece Roberto Donadoni che piace per il tipo di calcio prodotto anche in una situazione drammatica come quella vissuta a Parma. E Sarri? Lo ha precisato lo stesso allenatore: chi vorrà bussare alla sua porta, dovrà contattare l’Empoli non lui. Sulle sue tracce, però, si sta muovendo anche il Genoa. Preziosi si è detto convinto di una permanenza di Gasperini alla guida della sua squadra, ma si è anche affrettato a precisare che «i matrimoni si fanno sempre in due». Qualora qualcosa si dovesse incrinare, ecco che l’ex allenatore dell’Inter potrebbe rientrare nell’orbita viola. Un altro “indiziato” è Walter Mazzarri, uno che per altro ha anche un trascorso in viola da giocatore. Sarebbe onorato di poter finalmente guidare la squadra nella quale è cresciuto attraverso il settore giovanile, ma l’aspetto economico non può non essere considerato. E’ ancora sotto contratto (per un anno) con l’Inter, ma pure lui percepisce un ingaggio stratosferico per i parametri viola: tre milioni e mezzo euro netti. A cui andrebbe a sommarsi il costo del suo staff tecnico, numeroso come quello di Montella. La Roma, però, non lo molla e la Champions, in questo caso, potrebbe rappresentare una catapulta verso la capitale, sempre che Pallotta decida di scaricare Garcia.
A Udine si osserva l’evolversi della questione legata a Stramaccioni, per niente sicuro della riconferma, mentre potrebbe essere fatto un tentativo anche con Guidolin. Ha rescisso il contratto con il club di Pozzo, pur essendo ancora supervisore del Granada, ma nei giorni scorsi si è incontrato anche con Ferrero, il presidente della Samp. L’ipotesi di un suo ritorno in panchina, insomma, sembra non essere più così remota. All’estero si guarda con attenzione a Paulo Sousa, portoghese dal passato come centrocampista alla Juventus, all’Inter e al Parma. Fresco campione di Svizzera col Basilea, il 7 giugno guiderà la squadra nella finale di Coppa Nazionale. Ogni valutazione sarà fatta dopo. Attenzione poi Roberto Di Matteo, uno che ai Della Valle piace molto che dallo scorso ottobre è alla guida dello Schalke 04. E Di Francesco? Squinzi ha dato il via libera al prolungamento del contratto in scadenza nel 2016, ma il tecnico ha preso tempo. I prossimi giorni saranno decisivi. Tra la fine della settimana e i primi della prossima arriverà a Firenze Andrea Della Valle. L’ultima parola spetta a lui.
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