Gioie e dolori per i viola all’ultima di campionato
Gli ultimi 90 minuti di gioco di campionato, almeno in serie A sotto la gestione Della Valle, alla Fiorentina hanno regalato gioie e dolori. Nelle 10 partite disputate hanno ottenuto 5 vittorie, di cui 4 consecutive nelle prime 4 stagioni, a fronte di 2 sconfitte e 3 pareggi. In 3 occasioni i viola hanno raggiunto il loro obiettivo (salvezza e 2 volte preliminari di Champions, anche se in una circostanza, poi, li hanno perduti per la vicenda calciopoli), mentre in 2 lo hanno perduto (i preliminari di Champions e l’accesso diretto alla fase a gironi di Champions). 5 volte hanno giocato al Franchi, vincendo 2 gare, pareggiandone altrettante e subendo una sconfitta.
LA SALVEZZA. Il 29 maggio 2005 grazie al successo per 3-0 al Franchi con il Brescia, con i gol di Miccoli al 43’, Jorgensen al 59’ e Riganò al 66’, la squadra di Dino Zoff (prima del match penultima) rimane in serie A. Raggiunge il 16° posto alla pari con Parma e Bologna (pareggi di entrambe rispettivamente a Lecce e al Dall’Ara con la Sampdoria) che la precedono prima della gara di due punti come le “rondinelle” dell’ex Cavasin (il Siena che ha un punto in più dei viola prima degli ultimi 90 minuti resta nel massimo campionato battendo l’Atalanta). Ma la Fiorentina si salva grazie alla miglior classifica negli scontri diretti con le due compagini emiliane. In B retrocedono Atalanta, Brescia e Bologna (i rossoblu dopo gli spareggi con i ducali).
I PRELIMINARI DI CHAMPIONS VANIFICATI DA CALCIOPOLI. La squadra di Prandelli vince al Bentegodi con il Chievo il 14 maggio 2006, davanti a 20.000 tifosi viola, per 2-0 con i gol di Toni al 21’ e Dainelli al 85’. Ottiene così il quarto posto. Ma nell’aria ci sono già i primi segnali di calciopoli e l’entusiasmo è moderato. La Fiorentina subirà una penalizzazione in quel campionato e in quello successivo e il sogno della Champions è così rimandato.
IL RITORNO IN EUROPA. La squadra di Prandelli, nonostante la penalizzazione di 15 punti, si classifica al sesto posto e si qualifica per la Coppa Uefa. Negli ultimi 90 minuti al Franchi il 27 maggio 2007 (il piazzamento europeo è già raggiunto) batte la Sampdoria 5-1. Segnano Mutu al 5’ e Montolivo al 36’. I blucerchiati accorciano le distanze con l’ex Quagliarella al 40’. Poi va in gol Pazzini al 49’ e Reginaldo realizza una doppietta (72’ e 91’).
FINALMENTE I PRELIMINARI DI CHAMPIONS. Questa volta la Fiorentina ce la fa davvero. E’ decisivo il successo per 1-0 allo stadio Olimpico di Torino il 18 maggio 2008 con i granata grazie a un gol di Osvaldo in semirovesciata al 73’. Al ritorno a Firenze al Franchi oltre 30.000 tifosi accolgono trionfalmente la squadra e Prandelli.
L’ADDIO AL CALCIO DI PAOLO MALDINI MA LA CHAMPIONS SENZA PRELIMANRI SFUMA. Al Franchi il 31 maggio 2009 la Fiorentina di Prandelli deve battere il Milan per conquistare il terzo posto e accedere così alla fase a gironi di Champions (ci vanno le prime tre). Invece perde 2-0 (gol di Kakà al 55’ e Pato al 76’) ma arriva comunque quarta e torna per il secondo anno consecutivo ai preliminari di Champions. A fine gara tutto il Franchi applaude Paolo Maldini, che lascia il calcio dopo un’onorata carriera. Il capitano rossonero, invece, era stato fischiato la settimana precedente nella sua ultima partita a San Siro da gran parte dei suoi sostenitori.
L’ULTIMA DI PRANDELLI. La Fiorentina il 16 maggio 2010 perde al San Nicola con il Bari di Ventura, l’attuale tecnico del Toro, per 2-0 (gol di Stellini al 36’ e Rivas al 95’) e si piazza undicesima. E’ l’ultima partita ufficiale di Cesare Prandelli sulla panchina viola dopo 5 stagioni.
SENZA EMOZIONI. La squadra di Mihajlovic pareggia a Brescia 2-2 il 22 maggio 2011 (gol di Vargas al 2’, Eder al 18’, Cerci al 75’ e Accardi all’87’) con le “rondinelle” già retrocesse e conclude il torneo al nono posto alla pari con il Genoa.
UN ADDIO TRA I FISCHI. Al Franchi il 13 maggio 2012 la squadra affidata nelle ultime due partite a Vincenzo Guerini, dopo gli esoneri di Mihajlovic e Delio Rossi, pareggia 0-0 con il Cagliari davanti a un pubblico scarso e in vena di contestazioni. La Fiorentina si piazza dodicesima alla pari con l’Atalanta.
IL RITORNO IN EUROPA MA CON AMAREZZA. La squadra di Vincenzo Montella gioca il 19 maggio 2013 allo stadio Adriatico con il Pescara già retrocesso. La Fiorentina va ai preliminari di Champions in caso di successo e di mancata vittoria del Milan a Siena. I viola vincono 5-1 con la tripletta di Ljajic (16’, 24’ e 59’) e i gol di Mati Fernandez al 28’ e Jovetic al 54’. Gli abruzzesi accorciano le distanze con Vittiglio al 77’. In quel momento (sul 5-1) la Fiorentina è ancora terza perché il Milan sta perdendo per 1-0. Poi nel finale i rossoneri ribaltano il risultato con il rigore di Balotelli (84’) e il gol di Mexes (all’87’). Alla Fiorentina resta la grande rabbia per il mancato approdo ai preliminari di Champions. Si classifica comunque quarta e va ai preliminari di Europa League.
TUTTI PER IL TORO. Il 18 maggio 2014 al Franchi la Fiorentina di Vincenzo Montella, matematicamente quarta (e non può migliorare la propria posizione in classifica) affronta i granata di Ventura che sono sesti. Con un successo manterrebbero la posizione e arriverebbero ai preliminari di Europa League. Sugli spalti ci sono oltre 40.000 spettatori. 6.000 sono i supporter torinisti ma in realtà tifano per i granata anche tutti i tifosi viola. “Noi vogliamo il Toro in Europa”. E’ questo il coro che riecheggia al Franchi sin dall’inizio del match. Dopo un primo tempo scialbo, nella ripresa la Fiorentina va in vantaggio al 12’ con un rigore trasformato da Pepito Rossi e concesso dall’arbitro Rizzoli per un fallo di Vives su Cuadrado. Al 22’ il Toro pareggia con un gol dell’ex Larrondo, da poco entrato in campo, su un assist di Cerci, altro ex. Ma la Fiorentina, dopo un gol annullato a un altro ex, Moretti, per un fallo di Larrondo su Gonzalo Rodriguez al 34’ torna in vantaggio con una rete in contropiede con Rebic (primo e unico suo centro) su assist di Cuadrado. A 6 minuti dalla fine c’è il nuovo pareggio granata con Kurtic su punizione. Poi al 92’, per un fallo di Roncaglia su Barreto, viene concesso un rigore anche al Toro. Ma il tiro di Cerci viene respinto da Rosati tra i fischi di tutto il Franchi. Il match finisce 2-2. Ma i granata, pur settimi in campionato dietro il Parma e fuori dall’Europa, giocheranno ugualmente in Europa League per i problemi economici degli emiliani (l’Uefa non li ammette alla competizione).
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