Teniamoci stretto il quinto posto puntiamo più su

Teniamoci stretto il quinto posto  puntiamo più su

COSA VA

LA CLASSIFICA E’ MENO NERA, E UN PO’ PIU’ VIOLA. Dopo la sospensione dovuta alla disastrosa sconfitta con il Cagliari e alla successiva discesa al settimo posto della classifica a seguito della quasi inevitabile sconfitta con la Juventus, la sezione “Cosa va” di questa rubrica riprende pigolo e torna dopo la rotonda vittoria sul Cesena e la contemporanea sconfitta delle due genovesi, la Samp con la Juve, il Genoa con la Roma, e il soprendente (ma non troppo…) pareggio casalingo dell’Inter con il Chievo. Sarà perché le milanesi hanno una tradizione (e qualche volta gli arbitri) che le sospingono, ma di tutte queste notizie forse in chiave viola quella che mi ha fatto più piacere è il pareggio dell’Inter. Perché l’Inter era la squadra che temevo di più. E’ giusto usare l’imperfetto: temevo? Non lo so. Qui ogni giornata di campionato cambia lo scenario. Inutile illudersi, ci siamo scottati troppe volte. Verona e Cagliari non le dimenticheremo tanto facilmente

IL TURN-OVER STAVOLTA SI’ E PURE ILICIC!E’ diventata la parola inglese più inflazionata e più odiata, questo “turn-over”. Siamo proprio un po’ provinciali. Però è vero che tradurla con “girandola di sostituzioni” non si prestava né ad una facile comprensione né ai titoli dei giornali, che infatti si abbuffano sempre più di “English words”. Resta il fatto che ormai quando una squadra perde la colpa è del turn-over e dell’allenatore che ne abusa. Diciamo la verità: diventa un bell’alibi per qualunque allenatore, e ciò a prescindere dalla sua effettiva necessità. Che va peraltro riconosciuta quando una squadra, come la Fiorentina in un anno, ha disputato 48 partite.

Nel caso della partita con il Cesena, va detto, il turn-over l’avrebbero fatto tutti, non solo Montella. Per fortuna stavolta Ilicic si è svegliato con il piede giusto, perfino quello destro, udite udite. Ed è stato decisivo. Mi piacerebbe vederlo altrettanto decisivo anche contro le squadre più forti. Invece me lo ricordo tale soprattutto nelle partite di Europa League con le squadre più scarse. Speriamo che nelle ultime quattro partite di campionato diventi …appunto continuo. Il suo morale dovrebbe aver conseguito un bel po’ di fiducia. E’ uscito dal campo fra gli applausi.

SALAH. Beh, ragazzi, spero non si sia spremuto, con tutte quelle corse alla Speedy Gonzales. Però è stato uno spettacolo. Troppo divertente. Una partita nella partita. Però gioca bene, si muove ad una velocità doppia rispetto agli altri, recupera palloni su palloni, procura stress ai difensori altrui. Ripeto sarebbe un guaio se a Siviglia non riuscisse ad essere pericoloso come con il Cesena. Oppure potrebbe andare anche bene che lo fosse di meno…ma che segnasse però!

COSA NON VA

I RIMPIANTI INFINITI. Beh, ritrovarsi a lottare per il quinto posto, sia pure dopo essercisi seduti nuovamente sopra, e vedere lassù il Napoli che ci stava dietro solo poche settimane fa, non può fare piacere. E sì che il Napoli ha rimediato 4 pappine dall’Empoli, la squadra di Sarri che – ahinoi – aspetta anche la Fiorentina e…guai a sottovalutarla, come hanno fatto tutti quelli che dicevano che le ultime cnque partite della Fiorentina erano facili facili. I rimpianti per i punti persi nelle partite cosiddette facili facili sono e resteranno infiniti. Sassuolo, Parma, Verona, Cagliari. Come si fa considerare facile, in avvenire, oltre a quella con l’Empoli che proprio battendo il Napoli ci ha messo sull’avviso anche quella con il Chievo che ha fermato l’Inter di Mancini a San Siro o con il Palermo di Vazquez e dell’enfant-prodige Dybala che sembra l’oggetto del desiderio del prossimo mercato?

MARIO GOMEZ. E’ una gufata all’arrovescio quella che faccio adesso, dopo la vittoria con il Cesena senza di lui ma con Gilardino che la sua zampatina l’ha messa a segno – sia pure con la complicità di un difensore cesenate – così come già con il Verona. Se la Fiorentina rimpiange di non aver quasi mai visto il miglior Gomez,il tedesco rimpiange di non aver quasi mai visto la miglior Fiorentina.

Ubaldo Scanagatta

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