Flachi: “Montella s’arrabbi di più”
Obiettivo guardare avanti. Sempre e comunque. La Fiorentina aspetta il Cesena per rilanciarsi in campionato, anche se è ormai impossibile togliere la testa dalla trasferta di Siviglia. I tifosi sono praticamente già in marcia verso l’Andalusia, mentre alla squadra si chiede di rimanere concentrata sul campionato per non buttare via la rimonta fatta nel girone di ritorno. Adesso che le partite diventano, sulla carta, abbordabili, sarebbe un peccato perdere l’Europa. Montella, contro la squadra di Di Carlo, farà il consueto turnover. Ormai l’abbiamo capito, ci sono giocatori da preservare, che non hanno la possibilità di giocare ad alti livelli a distanza di tre giorni. Giocatori chiave nello scacchiere dell’Aeroplanino, che sono chiamati ad una grandissima prestazione in Spagna. Uno è Pizarro, ma anche Joaquin e Gomez e qualche altro fedelissimo della difesa. Per la nostra rubrica Fiorentina Amore Mio, microfoni a Francesco Flachi.
Flachi, come analizza il momento che sta attraversando la Fiorentina?
«Difficile dire cosa sia successo, anche perché i giocatori dovevano essere abbastanza tranquilli essendo in seminale di Europa League. Non capisco il cambiamento così totale da parte di questa squadra, fino a venti giorni fa si parlava di terzo posto. Tutto questo mi fa pensare che il gruppo sia ottimo ma senza mentalità vincente, perché nei momenti cruciali si perde in un bicchiere d’acqua. Questo è un problema, senza la continuità non si può progettare un futuro. E’ chiaro che adesso tutto ruota intorno all’Europa League e, facendo tutti gli scongiuri possibili, se con il Siviglia le cose dovessero andare male, la stagione sarebbe deludente».
Dal suo punto di vista quale può essere la soluzione?
«Montella si deve arrabbiare di più con i suoi giocatori. Spesso vedo un po’ troppa calma nella Fiorentina, secondo me qualche volta uno scossone ci vuole e deve essere Vincenzo a darlo».
Secondo lei la rosa della Fiorentina è all’altezza di disputare due competizioni ad alti livelli?
«Sulla carta sembra di si’. Per questo dico che bisogna arrabbiarsi qualche volta, per stimolare anche quelli che magari giocano meno. Fare una stagione con tredici giocatori è dura, se vuoi competere ad alti livelli su due fronti».
Adesso si comincia a pensare anche al Siviglia. Peggior avversario possibile?
«A questo punto tutte le squadre sono forti. Il Siviglia ha qualcosa in più perché ha esperienza di questi momenti, ha giocato e vinto finali e quindi sa come ci si approccia a certe gare. Secondo me è la peggiore avversaria che potesse capitarci, perché il Napoli in difesa lo vedo messo peggio. In casa sono molto forti, dobbiamo andare lì per tenere aperta la qualificazione e poi giocarci tutto a Firenze».
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