Cuccureddu: «Ingegneri al centro»
A Firenze la madre di tutte le partite, da sempre, è Fiorentina-Juventus. Un match che spesso e volentieri è valso una intera stagione, basti pensare alla gioia dei tifosi viola per il 4-2 firmato Pepito Rossi dello scorso anno. Questa volta la sfida contro i rivali storici rappresenta qualcosa di più, ovvero la possibilità di approdare per la seconda volta consecutiva in finale di Coppa Italia. Per analizzare questa importante partita, il Brivido Sportivo ha intervistato un doppio ex di viola e bianconeri, Antonello Cuccureddu, col quale abbiamo messo a confronto le due squadre e parlato dei possibili duelli sul campo del Franchi.
Cuccureddu, che partita si aspetta tra Fiorentina e Juventus?
«Sarà una partita affascinante, una grande sfida. Credo sarà una Juventus molto più agguerrita di quella che abbiamo visto nelle ultime apparizioni in campionato, perché sa che vincere in casa della Fiorentina non è assolutamente semplice. La squadra di Montella sta benissimo, è in fiducia e viaggia sulle ali dell’entusiasmo grazie ai meravigliosi risultati ottenuti nell’ultimo mese e mezzo. I viola partono da una situazione favorevole, ma allo stesso tempo credo che il vantaggio sia minimo. Dovessi dare delle percentuali, darei il 51% alla Fiorentina, non di più. Sarà una gara estremamente combattuta. A Tevez e compagni basta un attimo per approfittare di una disattenzione e colpire, quindi i ragazzi di Montella dovranno tenere gli occhi ben aperti, mantenere la concentrazione per 95′ e non chiudersi troppo».
Nelle fila di Fiorentina e Juventus ci sono due tra i centrocampisti più forti del nostro campionato, Pirlo e Pizarro. E’ d’accordo?
«Sono due giocatori che mi piacciono da impazzire, entrambi tecnici e di fantasia. Credo che l’ex milanista sia un po’ più geometrico del cileno, ma Pizarro ha più rapidità ed è più bravo in fase difensiva. Qualche anno fa mi chiesero chi avrei preso in caso di cessione di Pirlo, ed io risposi proprio Pizarro. E’ un calciatore fondamentale per la Fiorentina, come del resto il centrocampista italiano per la Juventus. Chi è più forte tra i due? E’ difficile dirlo, hanno delle qualità in comune, ma, come detto, sono un po’ diversi. Forse Pirlo è mezzo gradino superiore al Pek».
Un centrocampista che sta facendo molto bene a Firenze, dopo un avvio un po’ in sordina, è Milan Badelj. Cosa ne pensa di lui?
«Ho visto giocare diverse volte Badelj, e devo dire che mi piace molto: ha tecnica, visione di gioco e precisione nei passaggi. All’inizio sembrava poco adatto al nostro calcio, troppo lento, poi col tempo si è adattato e adesso è diventato una pedina importante nella scacchiera di Montella. Un ottimo acquisto da parte dei dirigenti della Fiorentina».
Detto di Pirlo e Pizarro, come pensa sarà il confronto sulla mediana tra gli altri giocatori in campo?
«Sarà un confronto bellissimo da vedere! Il centrocampo è un reparto chiave per ogni squadra e al Franchi avremo la fortuna di vedere alcuni dei giocatori più forti in circolazione. La Juventus in mezzo al campo è incredibilmente forte, ma la Fiorentina non è da meno, può tranquillamente reggere il confronto. Abbiamo parlato di Pizarro e Badelj, ma anche Borja Valero è un grande giocatore. Quando lo spagnolo è in stato di grazia, incanta con la sua classe. Ci saranno duelli scoppiettanti in mezzo al campo…uno spettacolo».
Arretriamo di qualche metro e mettiamo a confronto le due difese. Qual è la migliore secondo lei?
«Se prendiamo in considerazione i due reparti nel loro insieme, direi che quella bianconera è la difesa che dà più garanzie in assoluto. Questo non significa che singolarmente i difensori viola siano inferiori. Sarei curioso di vedere Gonzalo o Savic inseriti in un impianto come quello della Juventus, credo le loro prestazioni crescerebbero molto».
Terminiamo la nostra analisi con l’attacco. Una delle sfide più affascinanti del match sarà quella tra Salah e Tevez.
«Non c’è dubbio che i due saranno tra i protagonisti della gara. L’egiziano mi ha stupito molto, non credevo fosse capace di avere un impatto cosi prepotente sul nostro campionato. Si è integrato a meraviglia nei meccanismi della nuova squadra e sta facendo grandissime cose. Su Tevez si è detto tutto: è l’uomo in più della Juventus, il più decisivo».
L’attacco delle due squadre, però, non è composto soltanto da loro due. Ad esempio ci sono Gomez e Llorente.
«Sono due uomini d’area di rigore, due bomber. Sono attaccanti con aspetti similari, basti pensare alla stazza e al modo di giocare. Llorente ha dimostrato di poter far bene anche in Italia, oltre che in Spagna. Gomez, purtroppo, è stato protagonista di una sfortuna incredibile e non ha ancora avuto modo di confermare a Firenze ciò che ha dimostrato in Germania. Credo sia doveroso tenere a mente chi è il tedesco e cosa ha fatto in carriera».
I commenti sono chiusi.