Fiorentina-Samp, torna il festival del gol
Non ha mai perso al Franchi contro la Sampdoria, sua ex squadra da giocatore, Vincenzo Montella. Un pareggio per 2-2 due stagioni or sono (doppietta di Savic) e un successo per 2-1 (doppietta di Pepito Rossi) in quella passata. Insomma tante reti nelle due precedenti sfide a Firenze come è accaduto molto spesso in passato quando si sono incontrati viola e blucerchiati.
DUE MANITE. La prima volta c’è stata il 24 ottobre 1965 con Beppe Chiappella in panchina. Quel giorno la Fiorentina batte la Samp per 5-0. Il grande protagonista del match è il centravanti gigliato Paolo Nuti, allora ventunenne. Realizza una tripletta, l’unica da lui segnata con la maglia viola. Apre le marcature al 12′ e poi si ripete al 57′ e al 69′ (sono rispettivamente le reti del tre e del quattro a zero). Gli altri due gol portano la firma di Hamrin (40′) e Morrone (80′). La seconda manita risale a quasi otto anni fa. Il 27 maggio 2007, all’ultima giornata di campionato, la Fiorentina di Cesare Prandelli si impone sulla Sampdoria per 5-1. Mutu al 6′ segna il gol del vantaggio. Al 36′ raddoppia Montolivo. Quattro minuti più tardi accorcia le distanze l’ex Quagliarella. Ma è un fuoco di paglia. Nella ripresa ci sono la rete di Pazzini al 4′ e poi la prima e unica doppietta in maglia viola del brasiliano Reginaldo, a segno al 27′ e al 46′.
COME ITALIA GERMANIA. Termina con il successo della Fiorentina per 4-3 la sfida del 23 maggio 1948, la seconda tra le due formazioni (la Samp è stata fondata solo nel 1946 dalla fusione tra Sampierdanerese e Andrea Doria) al Comunale. E’ una partita ricca di emozioni. Bassetto porta in vantaggio i blucerchiati al 3′. Eliani su rigore pareggia al 23′. Ma tre minuti più tardi i doriani tornano avanti grazie a un autogol di Furiassi. Nuovo pareggio viola al 32′ con Gregolin. Nella ripresa la Samp va per la terza volta in vantaggio al 7′ con una rete dell’ex Baldini. Poi all’11’ Marchetti sigla il gol del 3-3 e al 16′ Ferruccio Valcareggi firma la rete del definitivo 4-3 di una partita storica per certi aspetti quasi come quella tra Italia e Germania Ovest a Città del Messico nel 1970 quando Valcareggi è l’allenatore degli azzurri.
LE DOPPIETTE DI BAIANO E BATISTUTA. La Ba-Ba le firma nella partita del 25 ottobre 1992 in una stagione maledetta per la Fiorentina che alla fine retrocederà in serie B. Comunque quel giorno Baiano apre le danze al 1′. Poi nella ripresa entra in scena Batistuta, a segno al 12′ e al 37′. Quest’ultimo gol lo sigla dopo il 3-0 firmato da “Ciccio” su rigore al 34′.
ALTRE TRE POKER. Un altro 4-0 la Fiorentina lo ottiene 10 gennaio 1960, in un campionato che vedrà i viola piazzarsi al secondo posto. Il primo gol lo realizza Petris al 42′. “Diluvio” – questo il soprannome dell’attaccante friulano – firma la sua doppietta personale nella ripresa all’11’ su rigore. Poi segnano Hamrin al 32′ a Lojacono al 36′. In due occasioni la Fiorentina si impone sulla Sampdoria per 4-1. La prima volta in rimonta il 21 maggio 1950 dopo la rete del blucerchiato Bassetto al 16′. Un minuto dopo pareggia Galassi e poi vanno in gol Pandolfini, autore di una doppietta (entrambe le reti su rigore al 26′ e al 70′). L’ultima rete la sigla Sperotto a sessanta secondi dal novantesimo. Un’altra sfida terminata 4-1 è quella del 15 marzo 1959, in un altro campionato concluso dalla Fiorentina al secondo posto. Quel giorno il protagonista assoluto è lo svedese Kurt Hamrin, autore di una tripletta. “Uccellino” va a segno al 57′, al 78′ e all’82’. L’altra rete gigliata la realizza l’argentino Lojacono, futuro doriano, al 62′ su rigore. Il gol della bandiera per i blucerchiati la sigla Milani che poi vestirà la casacca viola all’80’.
UNA VITTORIA MALEDETTA. E’ quella che la Fiorentina di Giancarlo De Sisti ottiene al Comunale il 12 febbraio 1984. Giancarlo Antognoni porta in vantaggio i viola al 12′. Poi il capitano dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa subisce un bruttissimo fallo ad opera del difensore blucerchiato Luca Pellegrini, mentre è lanciato verso la porta della Samp sotto la curva Ferrovia (come nella partita con il Genoa del 22 novembre 1981 quando il portiere rossoblù Martina lo colpì con un calcio alla testa). Per “Antonio” c’è la frattura di tibia e perone. Tornerà in campo 21 mesi più tardi. Comunque la partita va avanti in un Comunale colmo di tristezza. Al 59′ Oriali segna la rete del 2-0 e Pecci al 73′ quella del definitivo 3-0. Ma quel giorno, per il grave infortunio di Antognoni, si infrangono le speranze di scudetto di una delle più belle Fiorentine degli ultimi 35 anni (la squadra di De Sisti si piazzerà comunque terza).
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