La sfida delle gemelle
Nessuno si aspettava che le due supercorazzate finora dominatrici del campionato rimbalzassero contro il “muro” eretto dalle ultime due della classifica. In entrambi i casi le forze in campo sembravano così squilibrate da ritenere impossibili risultati diversi da due nette vittorie di Juve e Roma. Davide contro Golia, con Davide che sventolava la sua fionda contro i cannoni di Golia. Evidentemente però i sassi, se ben lanciati, a volte possono far più male dei proiettili sparati a casaccio. Non è che il campionato venga rimesso in discussione, ma per quelle dietro cominciano ad aprirsi prospettive interessanti.
Del resto già qualche settimana fa avevamo detto che la Roma era in difficoltà. Campagne acquisti sbagliate, infortuni ma anche una mai chiusa ferita aperta dal Bayern − quel famoso 7 a 1 − hanno reso i giallorossi una squadra quasi normale. E per fortuna la Fiorentina non si è lasciata scappare l’occasione di rosicchiare non solo due punti alla Roma, ma anche tre punti al Napoli. Ora che gli acquisti di gennaio stanno facendo sentire il loro peso, la qualificazione Champions torna a essere un obbiettivo possibile. Una campagna acquisti quasi decisiva, in un mese in cui difficilmente si fanno buoni affari. Il fiuto dei tecnici viola questa volta è stato degno di quello del miglior segugio. Diamanti e Salah hanno aumentato il tasso tecnico, già elevato, della squadra. Che adesso gioca forse il miglior calcio della serie A. La difesa è la terza del campionato. L’unica lacuna appare il centrocampo, un po’ corto di uomini. In attacco invece trionfa l’abbondanza. Montella può permettersi il lusso − unico allenatore al mondo − di avere il centravanti di riserva che segna più del titolare. Babacar è il cannoniere della squadra. Naturalmente una tale messe di gol è vista con un po’ di timore da chi pensa alle trattative per il rinnovo del contratto del giovane senegalese. I gol peseranno al momento della firma. E si prevede una battaglia campale tra clausole rescissorie, bonus e postille.
Stasera arrivano i gemelli del Toro, ben appostati al centro esatto della classifica, molto sopra l’inferno della zona rossa pericolosa per la retrocessione. Una squadra forse un po’ anonima, quella di Ventura. Ma il danno subìto per aver perso Immobile e Cerci non sembra essere stato colmato dai soldi ottenuti dalle vendite. Ma così va il calcio. A Firenze con Cuadrado pare che sia andata bene. Tocchiamo ferro: per adesso nessuno ne sente la mancanza.
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