Di Gennaro: “Io punto sul 10: Castrovilli”
Fiorentino del Poggetto, cresciuto nel mitico Nagc viola, tutta la trafila nelle giovanili, poi l’esordio in A proprio con la Juve. L’inizio di una carriera che lo ha portato a vincere uno scudetto a Verona e a indossare la maglia di titolare della Nazionale ai Mondiali ’86. Anche per Antonio Di Gennaro la partita contro i bianconeri non sarà mai come tutte le altre.
Antonio, come andò con Mazzone?
“Era un venerdì, Antognoni infortunato, Carletto mi prese da una parte e mi disse: ‘Ragazzo, domenica tocca a te’…”.
Chissà che ansia…
“Prima no, ma in partita sì. Dopo venti minuti ci fu una piccola interruzione di gioco e siccome io per la tensione respiravo male, chiamai dalla panchina il mitico Pallino (il massaggiatore Raveggi, ndr) che mi aiutò e così ripartii bene. Dopo la partita, il grande giornalista Marcello Giannini, nel servizio alla Domenica Sportiva disse di me: il ragazzo viene su bene”.
Stagione ’76/’77, era una Juventus in viaggio per lo scudetto e la vittoria in Coppa Uefa.
“Tanti calciatori forti anche se noi in quell’annata arrivammo terzi. La partita finì male: 1-3 con il gol da lontano di Benetti che vinse poi il premio del migliore dell’anno. Ma io avevo rotto il ghiaccio ed esordito in A. Poteva accadere anche prima, ma un problema ai flessori mi aveva fermato”.
Veniamo ad oggi: è una sfida alla pari?
“Certo che lo è: primo perché comunque non è campionato, ma una competizione a parte. Secondo: è vero che la Juventus si è rafforzata con Vlahovic, ma la Fiorentina ha un’identità precisa di gioco che non ha smarrito nonostante la partenza del serbo. Piatek sta andando fortissimo”.
Antonio, un viola su cui punta?
“Castrovilli, perché voglio che torni sui suoi livelli. Gioca col 10 sulle spalle e a Firenze è dura, ne so qualcosa… Ma se Gaetano si ritrova, cresce immediatamente anche il rendimento della Fiorentina”.
Vlahovic come se lo aspetta?
“Mi ha sempre dato l’impressione di essere molto freddo, ma troverà un ambiente molto caldo. Del resto ha tradito le aspettative dei tifosi con dichiarazioni sbagliate anche nella scorsa estate. Poi un consiglio a lui e ai giocatori in generale: smettete di baciare la maglia…”.
Fiorentina-Juventus non sarà una semifinale normale…
“Nemmeno una partita amichevole con loro lo sarebbe… Io ho vissuto anche la rivalità con i bianconeri a Verona. In Coppa dei Campioni e in Coppa Italia, lì perdemmo in finale”.
Dove vedrà la partita?
“A Bari, in famiglia e farò un gran tifo”.
Mario Tenerani
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