Pruzzo: “A Piatek sta stretto il ruolo di vice – Vlahovic”
Il bomber di Crocefieschi ha avuto tre vite calcistiche. La prima nella sua Genova. Roberto Pruzzo, già geniale e brontolone all’età di diciotto anni, è cresciuto con il marchio del Grifone stampato sulla pelle. E nel cuore. Primi gol. Prime magie. Il primo amore. Quindi, come quasi sempre accade, mai tradito. Poi, dopo la lunga e trionfale parentesi nella Capitale, eroe della Roma dello scudetto del Barone Liedholm e di Paulo Roberto Falcao, l’ultimo guizzo, in maglia viola. Una sola rete ma decisiva nello spareggio di Perugia contro i suoi vecchi colori giallorossi, per regalare alla Fiorentina la qualificazione alla Coppa Uefa. Un risultato sorprendente per una società che stava chiudendo un ciclo. Tecnico e dirigenziale.
Nel giorno di Fiorentina-Genoa bomber Pruzzo analizza i suoi “simili”, cioè i bomber viola vecchi e nuovi.
Si parte dall’ultimo arrivato, dal Pistolero.
“Spesso mi è capitato di ironizzare sui pochi gol segnati da Piatek nella sua esperienza nel campionato tedesco. Ma ora, parlando sul serio, non posso che sottolineare come il polacco sia un vero bomber. È uno che vede la porta. Uno che determina dentro l’area di rigore avversaria. Lo definirei un killer del gol”.
Arriva a Firenze come vice Vlahovic.
“Questo è un ruolo che gli sta stretto. Piatek è uno vero. Può essere un titolare. Quando è in vena è un grande goleador. Certo, non gli si può chiedere di partecipare troppo alla manovra. Lui è un terminale offensivo. Nel Genoa ha segnato dei gol splendidi. Quindi non può essere solo il vice Vlahovic. Credo che il Pistolero potrebbe fare benissimo coppia con il serbo. La Fiorentina ha piazzato un ottimo acquisto. Anche perché non poteva bastare avere Kokorin come unica alternativa in attacco”.
Vlahovic vuole trascinare la Fiorentina in Europa.
“Ho finito gli aggettivi per elogiare l’attaccante viola. In un anno è cresciuto in maniera incredibile. Questo vuol dire che a parte le doti naturali questo talento ha una voglia continua di migliorarsi. Così fanno i giocatori veri. Temo però che a fine stagione l’avventura tra Dusan e la Fiorentina si concluderà. E questo è un vero peccato. Credo che almeno un’altra stagione in maglia viola, magari partecipando alle Coppe, lo avrebbe completato ancora di più”.
Il Genoa arriva al Franchi in un momento molto delicato.
“La mia vecchia squadra ha dei problemi evidenti. La nuova proprietà aveva promesso una vera e propria rivoluzione in questo mercato invernale. Vedremo. Certo è che questo Genoa se non avrà un netto cambio di rotta rischia di ritrovarsi a lottare per tutto il campionato con il solo obiettivo di evitare la retrocessione”.
La Fiorentina oltre a Piatek si aspetta grandi cose anche dal nuovo arrivato Ikonè.
“Ho visto alcune immagini delle sue partite nel Lilla e sono rimasto impressionato dalla qualità di questo attaccante esterno. Grandi doti tecniche che si sommano a una formidabile struttura fisica. È un altro grande acquisto operato dalla Fiorentina. Un trampolino di lancio perfetto per gli attaccanti”.
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