8 DOLLARI PER TIFARE CALCIO: SUCCEDE IN QATAR

8 DOLLARI PER TIFARE CALCIO: SUCCEDE IN QATAR

Là dove il campionato di calcio è inesistente si andranno a giocare i campionati del Mondo del 2022.

E’ sempre più sottile e labile il confine tra il pudore e la vergogna nel mondo del calcio. Mentre il movimento italiano si autodeclassa in seconda e terza fascia, acquisendo in prestito giocatori scartati delle grandi squadre europee, espulsi dai campionati più blasonati del nostro (Cerci, Podolski e Shaqiri), a livello mondiale le cose non vanno meglio. Il calcio è uno sport che, dopo aver vissuto il picco massimo di popolarità negli ultimi 50 anni dello scorso secolo, sta imboccando una china molto brutta, che ne mina la credibilità e i valori.

Uno dei grandi protagonisti di questa deriva è sicuramente il capo della Fifa Blatter, che produce obbrobri in serie spaventosa ed aziona meccanismi perversi che conducono al ridicolo. Con brogli e mazzette (ci sono state denunce ed un indagine che ha subito numerosi tentativi di insabbiamento), l’organizzazione dei mondiali del 2022 è stata assegnata al Qatar, paese di grandi tradizioni calcistiche, per usare un eufemismo.

Nel lungo cammino di avvicinamento a questo evento imperdibile, oltre ad un numero imprecisato di operai morti per disidratazione e condizioni di lavoro inumane (come documentano saltuariamente i principali quotidiani italiani), si registra un nuova invenzione che ha fatto ridere il mondo.

Naturalmente ai qatarioti interessa il calcio quanto ad un brianzolo leghista la ‘questione meridionale’. Il campionato è praticamente inesistente e nessuno si presentava allo stadio neanche per le partite della Nazionale. Ma serviva far vedere che la scelta del Qatar era azzeccata e lungimirante. Che poteva aprire nuovi mercati.

Così il governo, per far crescere la febbre dello sport nel paese e riempire gli impianti, si è inventato un nuovo lavoro: tifosi per un giorno. Non ci crederete, ma una massa di operai poverissimi emigrati da altri paesi africani o dai più disperati paesi asiatici viene remunerata con 6-8 dollari al giorno per mostrarsi entusiasti sostenitori di sport per cui in realtà non provano nessun tipo di sentimento. Una desolazione unica: si vedono queste povere persone cooptate negli improbabili stadi del Qatar tifare per dovere e guardare in campo con l’occhio spento uno gioco di cui non conoscono neppure le regole. Sembrava impossibile scalfire l’immagine del calcio, una passione mondiale autentica, genuina, persino troppo morbosa. Blatter ci sta clamorosamente riuscendo.

Cristiano Puccetti

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