Un pomeriggio da brividi al Salone dei Cinquecento, ricordando Ciccio Rialti
E’ stata una giornata di gioia, come volevano gli “Amici di Ciccio” e come avrebbe voluto lui, Alessandro Rialti. La tristezza è rimasta fuori dal Salone dei Cinquecento, nascosta in fondo ai cuori di chi gli voleva bene e che sente terribilmente la sua mancanza. Perché Rialti, come ha raccontato uno dei suoi figli, aveva lo stesso spirito di Alessandro Magno, con cui condivideva il nome: “Se mi dovete ricordare, quando non ci sarò più, fatelo quando siete felici!”. E’ così è stato, in questo piovoso pomeriggio fiorentino a Palazzo Vecchio c’erano tutti i suoi amici più cari. I compagni di mille avventure giornalistiche come Alberto Polverosi e Alessandro Mita; gli allenatori con i quali aveva instaurato un rapporto speciale come Cesare Prandelli e Claudio Ranieri. E c’era, naturalmente, la bandiera Viola Giancarlo Antognoni, in rappresentanza di una Fiorentina che ha partecipato praticamente al completo con il presidente Rocco Commisso, il direttore generale Joe Barone, il diesse Daniele Pradè e l’allenatore Beppe Iachini. Poi il sindaco Dario Nardella, il Governatore della Toscana Eugenio Giani, Luciano Spalletti, Eraldo Pecci, Guido Magherini, Matteo Maran, Alberto Cavasin, Xavier Jacobelli, Silvia Berti. E chi non è riuscito a venire ha inviato un video messaggio, da Moreno Roggi a Vincenzo Guerini, passando per Stefano Pioli e Pantaleo Corvino. C’erano anche i tifosi viola, con i quali Ciccio aveva un feeling unico e irripetibile. Tra questi è intervenuto “Gatto” Ballerini che ha spiegato in poche parole cosa rappresentava Rialti per la Curva: “Era uno di noi e amava, come noi, la Fiorentina sopra ogni cosa”. Facendo poi la richiesta a Rocco Commisso che, certamente, avrebbe fatto anche lui: “Presidente, noi abbiamo un sogno: vincere lo Scudetto. Facciamo tutti insieme un passo avanti!”. Scatenando un applauso spontaneo e ancora più forte degli altri. Sulla scena, diretta da Mario Tenerani e David Guetta, anche il Brivido Sportivo con il giornale speciale “Unico Ciccio”, interamente dedicato all’Unico 10 dei giornalisti sportivi fiorentini. Che, dall’alto, abbiamo immaginato sorridere nel vedere tutte questi amici riuniti nel suo ricordo, tra aneddoti suggestivi e storie di una vita vissuta da “giornalista vero, mente raffinata che consumava la suola delle scarpe a caccia dell’unica cosa che per lui contava davvero: la notizia”.
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