Lulù Oliveira: “Prima dello stadio viene la squadra”
Luis Airton Barroso Oliveira, in arte Lulù, è stato un grande attaccante, capace di segnare in tutte le categorie. Dalla serie A alla D, passando per la cadetteria e la serie C. Una lunghissima carriera, la sua, interrotta a 41 anni suonati, che ha portato in dote la bellezza di 246 reti, 27 delle quali realizzate con la maglia viola sulle spalle. Nel periodo d’oro nel quale giocava accanto a un certo Gabriel Omar Batistuta. A Firenze Lulù ha disputato 116 gare ufficiali, vincendo anche una Supercoppa Italiana. E, non a caso la Fiorentina, insieme al Cagliari che lo portò in Italia, gli è rimasta dentro al cuore. Oggi Oliveira allena i giovani calciatori in Veneto e nei ritagli di tempo segue con interesse le vicende della Viola di Rocco Commisso, della quale ci parla con grande partecipazione e la sua naturale carica di simpatia.
Lulù Oliveira, come giudica la strana partenza della Fiorentina in questa stagione?
“La Fiorentina ha cominciato molto bene contro il Torino, partita nella quale ha letteralmente dominato l’avversario ben al di là dell’1-0 maturato sul campo. E anche a Milano contro l’Inter, dal punto di vista della prestazione, c’è stata una bella conferma. La sconfitta, infatti, è stata immeritata e frutto del caso nei minuti finali. Poi è arrivato il brusco e inatteso stop con la Sampdoria, ma secondo me si è trattato di una giornata storta, influenzata anche da certe situazioni di mercato ancora non definite e dalle assenze, su tutte quella di Franck Ribery, autentico leader di questo gruppo. Io credo molto nel lavoro di Beppe Iachini e ritengo che la società abbia fatto benissimo a confermarlo, dandogli la possibilità di continuare l’ottimo lavoro che aveva svolto nella scorsa stagione. Vedrete che presto la Viola farà un salto di qualità, aiutata anche dai nuovi innesti di mercato“.
Quale può essere l’obbiettivo reale della Fiorentina?
“Questa Fiorentina ha la qualità per ambire a un posto in Europa. La società punta a questo obiettivo e ha allestito una rosa all’altezza per centrarlo, nella quale ci sono giocatori dotati di esperienza e che hanno la grinta giusta per risollevarsi al più presto dopo le ultime due sconfitte”.
Come giudica il mercato della società viola?
“L’uscita di Chiesa era diventata purtroppo inevitabile, ma ritengo che i giocatori che sono arrivati abbiano portato in dote carisma ed esperienza necessarie per sopperire alla partenza di un giocatore così importante, anche in fatto di gol che era quello che più mancava. Secondo me la Fiorentina, anche senza Chiesa, non è meno forte di prima”.
Cosa pensa del patron viola Rocco Commisso?
“Mi piace molto Commisso. Ha capito Firenze e lo spirito dei fiorentini. E’ un uomo sanguigno e per questo piace molto al popolo viola. Per me è un ottimo presidente ed è pure molto ambizioso. La sua idea fissa è creare una Fiorentina competitiva, un po’ come era la nostra del passato e penso che, col tempo, riuscirà nel suo intento. Serve solo un po’ di pazienza”.
Ritiene che la situazione stadio si sbloccherà?
“Commisso vuole investire sulla città e darle un nuovo impianto all’altezza dei tempi e della bellezza di Firenze. Spero soltanto che gli diano la possibilità di realizzare ciò che vuole fare. In Italia le cose sono diverse rispetto all’America, la burocrazia spesso rende più lente certe situazioni nel nostro paese e quindi ci vuole pazienza per superare tutti gli ostacoli. Però dico anche a Commisso di puntare soprattutto sulla squadra, perché se hai lo stadio nuovo e bello e la squadra non è all’altezza questo può diventare un problema. Quindi prima di tutto pensiamo a fare una squadra molto forte, poi, piano piano, si creeranno i presupposti per trasformare in realtà il progetto del nuovo impianto”.
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