Carla Casini: “Orgogliosi di aiutare la Fiorentina a crescere”
Nel novembre 2018 è stata nominata Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Mattarella. Un premio alla competenza e alla genialità di Carla Casini, amministratrice delegata di Alma Spa, l’azienda toscana di Capalle leader mondiale nella produzione di moquette agugliata. Il Red Carpet su cui sfilano le star dei vari Festival del Cinema viene prodotto nella sua azienda. Dalla stessa azienda è uscita anche la moquette rossa calpestata da Giovanni Paolo II e dal leader maximo Fidel Castro quando per la prima volta nella storia si sono incontrati a Cuba il 21 gennaio del 1998.
Con la sua famiglia, tutti imprenditori, tra cui Vittorio Casini con i fratelli, titolari della Manifattura Maiano Spa, nota azienda nel settore della produzione di Tessuti non Tessuti per Applicazioni Tecniche, presente su territorio da quasi 60 anni, Carla Casini si è ritrovata all’improvviso in copertina anche nel mondo del calcio. Punto di riferimento nella trattativa con il presidente della Fiorentina Rocco Commisso e il direttore generale Joe Barone interessati all’acquisto dell’area a Campi Bisenzio dove potrebbe nascere il nuovo stadio viola e tante altre realtà sportivo-commerciali.
Rocco Commisso e Joe Barone si sono detti entusiasti della collaborazione creata con la vostra Famiglia per l’acquisizione dell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Fiorentina. Cosa l’ha colpita del modo di operare dei dirigenti viola?
“Mi ha colpita la celerità della trattativa. Rocco Commisso, la sua famiglia, i suoi collaboratori – in particolar modo Joe Barone – sono persone molto affabili, cordiali e molto concrete. C’è subito stata un’intesa nel modo lineare e trasparente di portare avanti la trattativa. Ci hanno trasmesso da subito l’entusiasmo e la grande voglia di realizzare una bella opera, importante, per la Fiorentina, per i suoi tifosi, per Firenze e per tutta l’area metropolitana. Sono stati necessari pochissimi incontri per arrivare ad un accordo condiviso”.
Commisso dal giorno del suo arrivo a Firenze ha ripetuto spesso il concetto del “fast, fast, fast”. Insomma Rocco vuole andare veloce.
“Dall’approccio che hanno avuto il presidente e i suoi manager si capisce la determinazione con la quale sono abituati a perseguire gli obiettivi”.
Pensa che la vostra area sarebbe giusta per sviluppare un progetto sportivo-commerciale come quello che ha in mente Rocco Commisso?
“La nostra famiglia acquistò quei terreni negli anni ’70. Da sempre l’ha ritenuta un’area strategica per una grande opera nello sviluppo dell’area fiorentina. Poiché si trova in una zona di collegamento tra Firenze ed i comuni limitrofi, fra l’Autostrada A1 e l’A11, a pochi km dal centro di Firenze, gode di una posizione unica per poter realizzare un intervento importante come lo Stadio e i suoi annessi”.
Potreste entrare, anche in una quota minoritaria, nel progetto a cui sta lavorando la Fiorentina?
“Sinceramente non ci abbiamo pensato. Con la nostra famiglia non abbiamo mai realizzato investimenti nell’ambito delle società sportive e ad oggi non è nei nostri propositi. In ogni caso vorrei ricordare che noi con ACF abbiamo firmato un atto di opzione di acquisto, non una vendita”.
La vostra Famiglia ha simpatie per il mondo dello Sport?
“Sì. E tutti sono tifosi viola, per questo ci darebbe grande soddisfazione poter realizzare uno Stadio importante su una nostra proprietà. Per la nostra Famiglia sarebbe un motivo d’orgoglio contribuire alla crescita della Fiorentina”.
In passato avevate trattato con la famiglia Della Valle per un’area più piccola destinata alla realizzazione del Centro Sportivo della Fiorentina. Cosa ha frenato lo sviluppo di quel progetto?
“Questo è il rischio dell’atto di opzione. Con i Della Valle avevamo firmato un atto di opzione per la realizzazione del centro sportivo, ma la nuova proprietà ha ritenuto più giusto fare una scelta diversa”.
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