Carlo Conti: “Rocco Commisso, la nostra nuova energia viola”

Carlo Conti: “Rocco Commisso, la nostra nuova energia viola”

Maestro dello spettacolo con un cuore viola grande come una città. Carlo Conti ha accettato con gioia di partecipare al numero speciale del Brivido dedicato a Rocco, ad un anno dal suo sbarco a Firenze: “Gli chiedo solo di mantenere questo entusiasmo perché si è creato un clima bellissimo intorno alla Fiorentina”. Carlo non lo ha ancora conosciuto, ma spera di “stringergli la mano presto” e dirgli “fast, fast, fast…”.

Carlo, si ricorda dove si trovava il 6 giugno scorso e come apprese la notizia del cambio di proprietà della Fiorentina?

“Stavo preparando lo trasmissione di Assisi che con la Rai facciamo ogni anno. Aprendo il telefono scoprii che la Fiorentina era stata ceduta e non mi aspettavo una trattativa improvvisa. Anche se si era capito che la storia con i Della Valle fosse al capolinea. Posso dire che la cessione fu un passaggio elegante. I Della Valle nell’interesse del club viola e loro, scelsero la persona giusta. Io sono sempre riconoscente nei riguardi dei presidenti della Fiorentina: Pontello, Cecchi Gori, Della Valle ci hanno fatto vivere emozioni, certo tra alti e bassi, ma penso che alla fine ci abbiano dato tanto. Ora c’è una nuova energia”.

C’è Rocco…

“Sì è fantastico con la sua carica di empatia. Ha saputo stabilire subito un legame con i tifosi. E’ l’uomo giusto e ha davvero una energia particolare”.

Qual è la cosa che le è piaciuta di più di Rocco Commisso?

“Il suo ‘fast, fast’, fast’ lo trovo fantastico. E mi ci ritrovo tantissimo. Poche chiacchiere e molta concretezza, ciò che piace a me, ma che purtroppo non ritrovo in tanti settori… Rocco si è presentato senza proclami, con idee chiare e così è stato immediatamente apprezzato da Firenze. Ha un modo di fare molto diretto”.

Beh Rocco ci pare molto televisivo… In un suo programma ci starebbe benissimo…

“E’ vero (e sorride, ndr)… Una sua frase, se non sbaglio la prima che pronunciò appena sbarcato all’aeroporto di Firenze, fu questa: ‘Se ci volete bene a me, io ci voglio bene a voi…’. A Giorgio (Panariello, ndr) piacque subito così tanto che quando eravamo in tournée con lui e Leonardo (Pieraccioni, ndr) la ripetevamo sempre. Ma anche da quelle parole si capisce molto di Rocco”.

Tipo?

“Emerge netta la sua storia: Rocco è una persona ammirata e stimata perché è partita da zero ed è arrivata molto in alto, uno che si è dato tanto da fare”.

Girando il mondo anche per lavoro si è imbattuto nei nostri connazionali come Rocco?

“Certo e penso a quando ho fatto ‘I migliori anni’ in Canada oppure ‘Miss Italia nel Mondo’: ho conosciuto tanti che erano emigrati in quei paesi e che mostravano orgogliosi le proprie origini. Italiani che poi nei decenni hanno scalato posizioni importantissime: adesso, per fare un esempio, vedo Anthony Fauci, immunologo eccellente della task force anti-Covid del presidente Trump e Bill De Blasio, sindaco di New York”.

Il super tifoso viola Carlo Conti che chiede a Rocco?

“Solo entusiasmo, quello che si respira a Firenze. Mantenerlo sarebbe già molto bello. E poi i giocatori bravi. Ricordo che anche con i Della Valle abbiamo vissuto momenti straordinari in Champions, ai tempi di Prandelli. E anche con Cecchi Gori avevamo provato emozioni analoghe nelle coppe. Spero, insomma, che Rocco Commisso segua il solco della tradizione viola: abbiamo amato grandi portieri, rocce difensive, sublimi centrocampisti e attaccanti formidabili. Abbiamo bisogno di quelli e del bel gioco, le cose che piacciono a noi. E chiedo anche che ci sia sempre sintonia tra dirigenza e chi va in campo, Joe Barone sta portando avanti un grande lavoro”.

Carlo e Rocco si sono conosciuti?

“Ancora non ho avuto la fortuna di incontrarlo, ma spero che una volta passata questa maledizione del Coronavirus, ci possa essere l’occasione di stringergli la mano. Gli farò un grande in bocca al lupo e naturalmente gli dirò: ‘Caro presidente, fast, fast, fast…”.

 

Mario Tenerani

Articoli Correlati

I commenti sono chiusi.