Sbollita la rabbia almeno ci resta… un battito di cuore
Io comunque vedo un piccolo, quasi microscopico, passo in avanti. La Fiorentina di Iachini ha lottato e fino al 94′ è stata in vantaggio. Poi la paura ha contagiato anche il guerriero Beppe, che ha messo dentro Boateng, Venuti, Ceccherini e la sua squadra è arretrata, tanto, troppo, fino a difendersi sulla linea di porta. Così Dragowski prima salva in risultato con un grande intervento e poi… sbaglia. Gol di Orsolini, sul palo del portiere polacco, direttamente su punizione. Una coltellata perché una vittoria, finalmente, con il cambio di allenatore avrebbe dato alla Fiorentina sicurezze che da troppo tempo sono state cancellate. Dunque la squadra viola non è guarita, le sue debolezze continuano a emergere, però non va dimenticato che a lungo la Fiorentina è stata in partita. Ha lottato, come il suo allenatore che in panchina non è mai stato fermo. Un gruppo sicuramente più vivo rispetto al recente passato. Bellissima la prodezza di Benassi e buona la gara di Chiesa che è tornato al centro della sua squadra. Federico c’è, ha avuto momenti ondeggianti però ha lottato. Così come voleva Iachini. Il cuore, ci voleva il cuore, e questa volta almeno lo abbiamo sentito battere.
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