Gentile: “La Juve va attaccata”
Sul tetto di Spagna ’82 c’era anche lui, difensore che ha scritto la storia della Juventus prima di approdare in maglia viola nel 1984. Claudio Gentile è stato uno dei terzini più forti del calcio italiano, in tempi di marcatura a uomo, arte nella quale era maestro implacabile, chiedere a Zico e Maradona, usciti malconci dalle sue cure al Mundial spagnolo. Gentile, poi, è stato anche un ottimo allenatore, soprattutto alla guida della Nazionale Under 21 con cui ha vinto il Campionato Europeo del 2004. Oggi commenta per il Brivido Sportivo la partitissima del Franchi nella veste di grande doppio ex.
Gentile, la Juventus ha iniziato con due vittorie in altrettante partite. Grandi entrate sul mercato, poche uscite: come giudica l’estate bianconera?
“Credo che esista questo problema degli esuberi, ho sentito che Emre Can, ad esempio, si è già lamentato per essere stato escluso dalla lista Champions. Questo non fa bene allo spogliatoio”.
Un inizio buono, con un Higuain in più. Cosa, quest’ultima, che forse nessuno si aspettava…
“Sarri lo conosce bene e, viceversa, il giocatore sa cosa il tecnico chiede. La partenza è stata ottimale, ha avuto la convinzione di rimanere e lasciare il segno. C’è molto bisogno di gente come lui, al di là del campionato. Quest’anno la Juventus magari non lo vincerà a marzo, ma un mese dopo… Il risultato importante dovrà essere in Europa”.
Il colpo estivo è stato De Ligt, come giudica il difensore olandese?
“Ho molte speranze su di lui, ha già fatto tanto per avere 19 anni: Champions League, Nazionale. In prospettiva dovrebbe essere un elemento importantissimo. Deve integrarsi nel contesto, diamogli un mese per l’inserimento”.
A Firenze, invece, è iniziata una nuova era con Commisso. Cosa ne pensa?
“Da quel che ho letto, ha grandi intenzioni per formare una squadra da alta classifica. Non so in quanto tempo possa riuscirci, ma può fare un campionato da protagonista. Le basi ci sono: gli acquisti sono stati buoni, la partenza un po’ così ma si riprenderà. I viola contenderanno l’Europa alle avversarie”.
Alla fine Federico Chiesa è rimasto alla Fiorentina. Se lo aspettava?
“È arrivato un presidente ambizioso, che vuol costruire qualcosa di livello, se vendi i migliori, alzare l’asticella diventa difficile. Penso che Chiesa dovrebbe capire le esigenze e la volontà della società, che vuol rinascere. Lui potrebbe essere uno di quelli che cambia gli equilibri per raggiungere l’obiettivo”.
La Juventus arriva al Franchi lanciata, la Fiorentina dopo due sconfitte. Che partita prevede?
“Ho vissuto quelle vigilie, posso immaginare l’attesa dei tifosi viola per questa gara. Sperano di poter vincere, sarebbe già un campionato soddisfacente. In questo momento, le squadre blasonate non sono al 100%, quindi non si vedrà magari una gran partita: anche contro il Napoli, la Juventus nel secondo tempo è calata. La partita in sé dà buone motivazioni per fare una grande prestazione. E penso proprio che vedremo una bella Fiorentina che può sorprendere la Juve giocandosela a viso aperto”.
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