Armando Ferroni, il terzino dalla “faccia d’angelo”
Aveva la “faccia d’angelo”, ma in marcatura era duro e tenace. A volte l’aspetto inganna e quello di Aamando Ferroni, all’apparenza gentile, nascondeva la realtà di un terzino difficile da saltare per qualsiasi attaccante. Per questo, nonostante a inizio stagione partisse sempre indietro nelle gerarchie, riusciva sempre a guadagnarsi un posto da titolare in corso d’opera. Prelevato giovanissimo dall’Omi Roma, debuttò in serie A nel 1979, non ancora 18enne, a Verona contro l’Hellas (vittoria viola per 1-0). Prima Paolo Carosi, poi “Picchio” De Sisti lo adottarono come pupillo per la sua abilità in marcatura e per la sua velocità che metteva in crisi gli avversari di turno. Nel 1981-82, l’anno del quasi Scudetto, partì dietro a Cuccureddu ma, complice anche un infortunio dell’ex juventino, diventò un titolare quasi fisso e il suo nome resta nella storia di quella formazione: Galli, Contratto, Ferroni… scippata di un trionfo meritato sul campo. Come parziale consolazione quell’anno si aggiudicò, da capitano della formazione Primavera, un Torneo di Viareggio (vinto anche nel 1979).
Lasciò Firenze nel 1984 con 102 presenze all’attivo per continuare la carriera con le maglie di Avellino e Genoa. Anche lì guadagnandosi la stima di tutti, fino al termine della carriera a cui è seguita, tutt’oggi, l’esperienza di allenatore nei settori giovanili. Oggi, 4 aprile, Ferroni compie 58 anni e noi del Brivido Sportivo non potevamo dimenticarci di fargli gli auguri di buon compleanno.
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