Giuseppe “Pino” Brizi, leggenda viola
389 partite ufficiali (secondo nella storia solo ad Antognoni), uno Scudetto, due Coppe Italia, una Coppa di Lega Italo-Inglese e una Mitropa Cup. Sono i numeri viola di Giuseppe “Pino” Brizi (nella foto con Artemio Franchi), grande jolly difensivo della Fiorentina dal 1961 al 1976. Quindici anni trascorsi in riva all’Arno con la stessa maglia sulle spalle, portata sempre con eleganza, sagacia tattica e correttezza. La società gigliata lo scovò nella Maceratese, la squadra della sua città, dove è nato nel 1942. In realtà la Fiorentina voleva visionare un baby fenomeno di nome Prenna, ma l’abilità di quel ragazzo deciso ed elegante non sfuggì agli osservatori viola. Pino aveva soltanto 19 anni, ma già giocava con la calma del veterano. Così divenne progressivamente una colonna della squadra degli anni ‘60 che chiuse magnificamente il decennio andando a conquistare lo Scudetto nel 1969. Era la mitica Fiorentina ye-ye. Una squadra di giovani nella quale lui era un punto di riferimento. In quella stagione Brizi faceva coppia in difesa con Ugo Ferrante e insieme erano praticamente insuperabili. Quando Ferrante fu ceduto al Vicenza, nel 1972, Brizi si trasformò da stopper in libero, diventando per i tifosi viola “Bizinbauer”. In serie A ha realizzato soltanto 2 gol, ma uno è stato di capitale importanza: il 16 maggio 1971 La Fiorentina disputò una delle partite più drammatiche della sua storia. L’avversario allo stadio Comunale di Firenze era l’Inter di Mazzola, Facchetti e Boninsegna, appena laureatasi campione d’Italia con 2 giornate d’anticipo. Se avesse perso quella partita la Fiorentina avrebbe salutato, con ogni probabilità, la serie A. Un’ultima spiaggia affrontata dai viola con il cuore in gola. Davanti a uno stadio gremito, la formazione gigliata riuscì a passare in vantaggio grazie al gol di Giorgio Mariani al 20’ del primo tempo. Ma nella ripresa, tra il 74’ e il 78’ arrivò la doppia mazzata firmata da Jair e Mazzola (autore di un eurogol quasi… involontario). E, man mano che trascorrevano i minuti le speranze salvezza si riducevano al lumicino. Fino a quel drammatico calcio d’angolo, esattamente al 90’, sul quale decise di salire anche Giuseppe Brizi. Una scelta benedetta perché fu proprio lui a deviare il pallone, calciato da Chiarugi e respinto da un difensore, alle spalle del portiere Lido Vieri per l’esultanza generale. Anche i giocatori dell’Inter, per la verità, non furono così scontenti di aver preso quella rete. E la Fiorentina incassò un punto determinante per la salvezza, poi conquistata in modo altrettanto rocambolesco, all’ultima giornata, dopo il pari esterno sul campo della Juve e grazie alla migliore differenza reti sul Foggia. Il tutto sarebbe stato impossibile senza quel gol di Brizi che, a modo suo, resterà per sempre scolpito nella storia viola. Oggi, 19 marzo, Pino compie 77 anni e noi del Brivido non potevamo certo dimenticarci di fargli gli auguri di buon compleanno!
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