Buso: “Per la Fiorentina è questa la partita dell’anno”
A Firenze arrivò nel 1989 sfiorando, l’anno dopo, una clamorosa vittoria della Coppa Uefa. Alla Lazio ha giocato nel 1996-97, non trovando lo spazio che si aspettava. Renato Buso è un doppio ex della sfida di oggi, oltre che ex allenatore della Primavera viola con la quale è riuscito a vincere la Coppa Italia nel 2011.
Renato Buso, a un anno dalla morte di Davide Astori, la Fiorentina ha acquisito una grande forza di carattere e non si arrende mai. Riuscirà a combattere ancora per l’Europa?
“Dalla morte di Astori è passato un anno e nessuno si è dimenticato di lui. Davide ha unito la Fiorentina e Firenze. Ricordo ancora quella mattina, c’erano le elezioni e dovetti sedermi per il dispiacere. Quello di quest’anno è un campionato con alti e bassi, ma la squadra ci mette sempre il cuore, rispecchiando il suo capitano e onorando la maglia. La classifica oggi non è bellissima, ma 5 punti dall’Europa sono pochi e tutto ancora può succedere”.
Mister Pioli è spesso preso di mira dalla critica, che ne pensa?
“Stefano sta allenando la squadra più giovane d’Europa, con tutte le difficoltà che questo comporta. Ho letto critiche nei suoi confronti troppo pesanti, non può essere lui il capro espiatorio”.
Dopo l’arrivo di Muriel, come giudica l’attacco viola?
“L’arrivo di Muriel ha dato più qualità. L’unica pecca è che, quando giocano i tre attaccanti, la squadra concede troppo in fase di non possesso e fa fatica in difesa. L’assenza di Pezzella, poi, si è fatta sentire, lui è determinante”.
Che pensa delle accuse di cascatore a Chiesa?
“Non esiste. È un giocatore di estrema qualità che punta sempre l’uomo che quando va in velocità, come lo sfiori, può cadere. È il miglio talento italiano. Queste critiche fanno parte del gioco e passeranno. Chiesa sarà il nostro futuro, anche in Nazionale”.
Che partita prevede contro la Lazio?
“È la partita più importante dell’anno per la Fiorentina perché è il crocevia della stagione, da cui passano le possibilità di andare in Europa. La Lazio è in forma, ha vinto il derby e sarà avversaria difficile. La Fiorentina dovrà recuperare tutti i suoi giocatori migliori per provare a vincere la gara”.
Ci sono più possibilità di arrivare all’Europa dal campionato o dalla Coppa Italia?
“La via del campionato è quella da percorrere: 5 punti sono pochi, la Fiorentina può recuperarli. Mancano ancora molte partite. Anche in Coppa Italia tutto è aperto. La Viola non partirà battuta, l’Atalanta ha dimostrato che può vincere o perdere con tutti”.
Che pensa del rapporto tifoseria-Della Valle? Si può ancora ricucire?
“Dopo la tragedia Astori il rapporto è migliorato. Davide è riuscito anche in questo. Grazie a lui i Della Valle hanno capito cosa è Firenze. Un traguardo (come la Coppa Italia) per loro sarebbe davvero importante da raggiungere”.
Buso sogna un ritorno alla Fiorentina?
Sicuramente è il mio sogno poter di nuovo difendere i colori viola, da tecnico ho l’orgoglio di aver vinto cose importanti. E da giocatore è impossibile dimenticare quel gol in finale di Coppa Uefa a Torino”.
Altri ricordi di Firenze e Roma, sponda Lazio?
“Sono stato solo un anno a Roma, m’infortunai subito e giocai poco. Davanti avevo giocatori importanti come Signori e Rambaudi. Era una Lazio forte allenata da Zeman e poi da Zoff. Segnai comunque un gol contro l’Atalanta che ci portò alla Coppa Uefa. A Firenze ci vivo, ed è la città del mio cuore. Ricordo la finale Uefa quando giocavo e i successi con gli Allievi e la Primavera da allenatore. Con quei ragazzi avevamo creato un grande gruppo”.
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