Enrico Fantini e quel salto in cielo che ci riportò in serie A
Era l’estate del 2004, l’estate che sancì il ritorno in serie A della Fiorentina dopo gli anni bui del fallimento, della serie C2 e della serie B. La squadra viola, guidata dall’allenatore-tifoso Emiliano Mondonico, riuscì a superare il Perugia nel doppio spareggio che valeva la massima serie grazie a un ragazzo di Cuneo, allora 28enne: Enrico Fantini. Orfana del bomber Christian Riganò, messo fuori causa proprio sul più bello da un infortunio, e con tante altre assenze, oltre che col fiato corto dopo un’incredibile rimonta in classifica che l’aveva portata al sesto posto (l’ultimo utile per poter disputare lo spareggio), la formazione gigliata non aveva alternative e toccò proprio a Fantini reinventarsi nel ruolo di prima punta. Una posizione che l’attaccante proveniente dal Venezia non sentiva del tutto sua, visto che amava partire dal dietro e svariare su tutto il fronte offensivo. Inoltre il rapporto col gol, in quella stagione, non era andato granché bene: solo 2 reti segnate in campionato (era arrivato a gennaio) e tante reti fallite per sfortuna e imprecisione. Ma in quel giugno torrido, contro il Perugia di Serse Cosmi, Fantini non solo riuscì a sostenere il peso dell’attacco, ma realizzò anche due gol, di capitale importanza. Il 16 giugno, in terra umbra, firmò il vantaggio viola al 10’ del primo tempo, difeso poi dalla Fiorentina con le unghie e con i denti. Il 20 giugno, in un Franchi stracolmo, volò in cielo per incornare il pallone del provvisorio 1-0, su assist di Maggio, in avvio di ripresa. Il Perugia all’82′ riuscì a pareggiare con Do Prado, ma alla squadra di Mondonico bastò l’1-1 per festeggiare il ritorno in serie A. Così Fantini fu l’eroe della promozione, forse un eroe per caso, ma nel giorno del suo 43esimo compleanno (è nato il 27 febbraio del 1976), noi del Brivido lo vogliamo ricordare come l’eroe del ritorno in serie A e fargli, di cuore, tanti auguri!
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