Baiano: “Ho ancora i brividi per la Coppa Italia alzata a Firenze… e quel gol al Da Luz…”
di Daniele Taiuti
I tifosi viola, visto l’alto grado di immedesimazione nella Fiorentina, da sempre tendono a identificarsi in alcuni calciatori; non per forza si deve trattare dei più forti o dei più rappresentativi, ma sicuramente i prescelti debbono possedere i requisiti dell’umiltà e dell’altruismo a favore della squadra, elementi tanto apprezzati dalla tifoseria gigliata. Meglio ancora se queste qualità sono unite alla classe e al talento dei protagonisti. Francesco Baiano, per tutti “Ciccio”, fin dai suoi primi giorni fiorentini ha palesato tutto questo, perciò il suo feeling con la piazza è stato immediato. Arrivato a Firenze nel 1992 dal Foggia di Zeman con le stimmate del grande attaccante, ha accettato subito di buon grado di fare la spalla di un certo Batistuta. Con il fuoriclasse argentino ha formato fino al 1997 la mitica B2, che ha fatto le fortune della Fiorentina di quegli anni. Con la squadra viola ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa di Lega, entrambe nel 1996. Con lui , nel giorno del suo compleanno, ci addentriamo nell’attualità viola anche in relazione all’importante sfida contro l’Inter di Spalletti.
Francesco Baiano, Qual è il calciatore viola più indicato ad agire a fianco di Chiesa e Muriel nel tridente offensivo?
“Per quella posizione non vedo nessun favorito. Finora Pioli, un allenatore di cui fidarsi, si è mostrato abile a ruotare più calciatori a seconda dello stato di forma dei singoli e delle caratteristiche dell’avversario di turno”.
Quanto può incidere l’assenza di Pezzella nel rendimento della squadra nel futuro prossimo ?
“Molto. Perchè oltre a essere un grande difensore è il capitano e l’elemento più carismatico dei viola, su cui i compagni possono fare sempre affidamento nei momenti cruciali del match. A livello qualitativo però ci sono degli ottimi sostituti”.
Fiorentina- Inter è un incontro spartiacque in riferimento a un piazzamento europeo dei viola?
“No, è un discorso ancora prematuro da fare. Sicuramente un eventuale successo ai danni dei nerazzurri regalerebbe alla squadra una maggiore consapevolezza nei propri mezzi, facilitando la rincorsa dei gigliati verso tale obiettivo”.
La Viola è in grado di centrare la settima affermazione della sua storia in Coppa Italia?
“Se la può giocare tranquillamente con le altre contendenti. Preso atto dell’uscita delle squadre più forti, fra quelle rimaste in lizza per la vittoria finale non ne vedo una migliore delle altre, mi sembra che l’equilibrio regni sovrano in questo senso. Di certo al Fiorentina può battere l’Atalanta”.
Ci può descrivere le emozioni più forti che ha vissuto con la maglia gigliata?
“A livello collettivo il mio pensiero va alla vittoria della Coppa Italia nel 1996, ampiamente meritata. Ho ancora i brividi rammentando i tifosi ad attenderci allo stadio in piena notte, al nostro rientro da Bergamo. Per quello che riguarda strettamente il sottoscritto, rievoco con soddisfazione la rete segnata al da Luz di Lisbona contro il Benfica, nell’andata dei quarti di finale di Coppa delle Coppe nel 1997”.
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