Gene Gnocchi: “Che bello il mio Parma! Dei viola mi piacciono Veretout e Biraghi”
Oggi pomeriggio al Franchi andrà in scena la penultima gara del 2018, con la Fiorentina alla ricerca di punti per cercare di chiudere al meglio un anno solare con poche luci e molte ombre. Sul cammino dei ragazzi di Pioli ci sarà però il Parma, che fino ad ora ha superato le aspettative.
Per analizzare la sfida di stasera e parlare della stagione delle due squadre, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Gene Gnocchi, comico, conduttore televisivo, cantante ed ex calciatore, nonché tifoso proprio del Parma, squadra per la quale è stato anche tesserato nella stagione 2007-2008, a 52 anni, senza mai scendere in campo.
Gene Gnocchi, quanto è sorpreso dal campionato che sta facendo il Parma?
«Abbastanza, direi. I ducali stanno facendo una stagione sopra le aspettative, nessuno ad agosto avrebbe pensato di arrivare a Natale e vedere i gialloblu così in alto in classifica. L’estate scorsa, come tutti sanno, è stata turbolenta, il mercato è stato fatto in fretta e all’ultimo minuto, però i giocatori stanno rendendo… e il merito di questo è anche di mister D’Aversa, che ci sta mettendo del suo».
La Fiorentina, invece, sta deludendo. Cosa ne pensa?
«Assolutamente sì, tutti quanti ci aspettavamo un’altra Fiorentina. Vedo spesso giocare i viola, ma non mi piacciono per niente: sono una squadra incompleta. Veretout è un buonissimo giocatore, mi piace Biraghi, ma poi il resto della rosa non mi fa impazzire».
Dà delle responsabilità all’allenatore?
«Quando una squadra non rende, le colpe sono anche del mister. Da Pioli mi aspettavo un lavoro più qualitativo, pensavo sarebbe riuscito a dare qualcosa in più, invece di gioco se ne vede francamente poco e assistiamo a partite mediocri».
Quali sono le cause principali del rendimento dei viola, secondo lei?
«Innanzitutto, manca un centravanti che fa gol. Simeone è un buon giocatore, ma non mi sembra l’attaccante che serve alla Fiorentina. Poi, sta completamente mancando l’uomo copertina della scorsa sessione di mercato, cioè Pjaca: l’ex bianconero sta fallendo sotto tutti i punti di vista. Inoltre, il centrocampo mi sembra fatichi dannatamente».
Alla luce di tutte queste considerazioni, dato che lei tra le altre cose è maestro di satira politica, Fiorentina e Parma quali politici le ricordano?
«Bella domanda, mi ci faccia pensare un attimo… Be’, per i viola non so trovare una figura precisa, diciamo che incarnano il politico per eccellenza: quello che promette e promette ma poi, una volta sul campo, fa poco. I ducali invece sono come un piccolo politico che però s’impegna a fare qualcosina… Il Parma mi ricorda Carlo Calenda».
Che partita verrà fuori al Franchi tra queste due squadre?
«È una gara difficile da inquadrare. La Fiorentina è favorita, ma a mio parere sarà una partita abbastanza bloccata, tattica, per niente scontata».
Chiuda gli occhi, siamo a fine maggio: dove vede Fiorentina e Parma?
«Entrambe le squadre hanno le potenzialità per fare campionati dignitosi. Secondo me le vedremo nei primi posti della seconda parte di classifica. Entrambe fuori dall’Europa, purtroppo».
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