L’anima dei gladiatori, come quella di Veretout
La Fiorentina ha perso compromettendo in buona parte le speranze di Europa ma sicuramente non ha dilapidato il patrimonio di coraggio e determinazione che le sono state attribuite, specie in questo girone di ritorno. Perdere contro una squadra come la Lazio che ha la migliore fase offensiva della Serie A non deve far vergognare nessuno. La sconfitta nasce per una serie di errori, forse irripetibili, che le possono essere anche perdonati. Quelli dei portieri, gravissimo quello di Sportiello. Quello di Pezzella che probabilmente comincia a sentire il peso del post Astori così come lo iniziano a sentire Milenkovic e Hugo. Ma non va dimenticata la gara di immenso coraggio dimostrata da Chiesa, Dabo, Simeone e l’immenso Veretout. Quest’anima da gladiatore la Fiorentina se la porta sempre dietro, dimostrando che merita di indossarla anche in partite difficili come quella con la Lazio. L’Europa è lontana, ci vuole un’impresa per recuperarla, con una vittoria a Sassuolo e con una impresa contro il Napoli, ma nessuno può togliere questa patente da combattente che le è stata attribuita.
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