Ulivieri: “Firenze, abbi pazienza! Pioli ci farà divertire”
di Giacomo Brunetti
Una carriera quarantennale incorniciata dalla carica – tuttora in vigore – di presidente dell’Associazione Italiana Allenatori, compito a cui affianca la guida del Pontedera femminile: Renzo Ulivieri, ex calciatore (dal 1958 al 1962) e allenatore delle giovanili (dal 1976 al 1978) della Fiorentina, nonché tecnico della Sampdoria (dal 1981 al 1984), ci ha raccontato la sua versione della situazione del mondo viola, analizzando anche lo scontro imminente tra i gigliati e i blucerchiati. Dal presente ai singoli, Ulivieri ha affrontato i temi che caratterizzano l’attualità della piazza toscana, anche dall’alto della sua esperienza pluridecennale.
Come sta vedendo questa rinascita della Fiorentina?
“In questo momento c’è un cantiere aperto, serve vedere la questione con semplicità e, i tifosi, dovranno prenderla con curiosità e concedere qualcosa in più al sentimento. Per quanto riguarda le aspettative, io partirei da una minima posizione, a Firenze serve dimostrare di giocare un buon calcio, vogliamo questo: andare allo stadio e divertirci. C’è una squadra giovane, ricordatevi la ‘Fiorentina yè-yè’. I viola sono abituati a momenti di transizione, a vivere situazioni come queste. Dispiace per il duro ko subito a San Siro contro l’Inter, ma quello che non si può fare a Firenze è avere una squadra vecchia che gioca male!”
Come giudica il lavoro di Pantaleo Corvino in questa sessione di mercato?
“Non è stato un compito facile, anzi è stato veramente difficile. Se questa squadra riuscirà a funzionare, vuol dire che sarà stato svolto un lavoro ottimo in condizioni di difficoltà. Come detto non dobbiamo dare troppo peso alla cocente sconfitta di Milano, la squadra è giovane, siamo in un momento di passaggio”
Stefano Pioli è l’allenatore giusto?
“Sì, assolutamente. Lo conosco bene, mi sembra l’uomo adatto per il ruolo che gli è stato affidato. Cioè riportare a Firenze divertimento e bel calcio”
Cosa pensa dell’acquisto di Giovanni Simeone? E di Chiesa?
“L’ex calciatore del Genoa è un attaccante che si muove molto, non è statico. Credo che sia adatto al progetto della Fiorentina. È un giocatore brillante. E, in parte, lo ha fatto vedere anche al debutto a San Siro, andando vicino al gol. Federico Chiesa invece è un simbolo, come tanti altri. Gravare su di lui diventa difficile”
Qual è la sua posizione nei confronti del disinteresse esternato dalla famiglia Della Valle?
“Non è un disinteresse. Esiste una programmazione imprenditoriale e, l’imprenditore che gestisce una società, ha dei momenti nei quali deve guardare al bilancio, non si tratta di disamore. Noi ne abbiamo conosciute molte di storie simili, se c’è il momento in cui sono necessari altri ragionamenti, questi vanno accettati. Basta guardarsi in giro, anche nella nostra storia abbastanza recente”
C’è Fiorentina-Sampdoria: quali sono le sue sensazioni?
“I blucerchiati stanno lavorando, hanno disputato un buon campionato lo scorso anno, quando sono arrivati undicesimi sotto la guida di Marco Giampaolo. Quest’ultimo è un allenatore molto bravo, d’altra parte, tolte le prime sei – ovvero Juventus, Napoli, Roma, Milan, Inter e Lazio – per le altre il percorso è il medesimo, si cambia e si ricostruisce. Vedremo chi farà la stagione migliore tra la Fiorentina e la Sampdoria, lo scorso anno è stata la formazione dell’Atalanta a sorprendere, erano giovani e hanno fatto ottime cose. Quindi c’è da sperare in un percorso del genere, tutte e due possono avere una storia di questo genere”.
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