Flachi: “Simeone farà innamorare Firenze. Con la Samp gara alla pari”
Riprende il cammino del Brivido Sportivo e per la prima gara in casa contro la Sampdoria abbiamo contattato un grande ex di ambedue le piazze: Francesco Flachi. In questa intervista “Il ragazzo che giocava bene” ripercorre in modo appassionato la sua doppia vita in viola e in blucerchiato, con un po’ di rammarico per non aver avuto l’opportunità di continuare l’avventura a Firenze (la sua città). Insieme a lui abbiamo cercato di capire che Fiorentina sta nascendo, per mano del nuovo tecnico Pioli, suo ex compagno di squadra proprio negli anni gigliati.
Francesco Flachi, il campionato è cominciato che idea si è fatto della nuova Fiorentina?
“E’ una squadra giovane con più italiani rispetto alla scorsa stagione e questo è un vantaggio. La partita con l’Inter è andata molto male ed era prevedibile, ma adesso i viola hanno un calendario favorevole e potranno fare risultati e acquisire fiducia. Con i giusti innesti e un allenatore che dà a tutti uguali opportunità credo che possa nascere una buona Fiorentina”.
Un giudizio sul mercato?
“Prima del giudizio definitivo voglio aspettare la chiusura del mercato. Sono arrivati molti giovani interessanti come Benassi che può dare un grosso contributo: ha personalità e carattere, non a caso è capitano dell’under 21. Simeone ha fatto molto bene nello scorso campionato, andando in doppia cifra. Nella seconda parte non ha brillato molto, forse ha peccato un po’ di inesperienza. Ma è un argentino, è sanguigno, un trascinatore. Uno come lui ha tutto per far innamorare Firenze. Mi aspetto anche un colpo last minute di livello. Valutiamo i nuovi giocatori nel tempo, sono sicuro che il mister saprà farli crescere”.
I Della Valle hanno messo in vendita la società, cosa ne pensa?
“Non credo ci sia la fila di acquirenti, altrimenti l’avrebbero già ceduta. Io sono contento di questa proprietà, sono persone serie. E’ vero spendono poco, ma credo che l’unico difetto dei Della Valle sia il fatto di non avere un rapporto vero con Firenze”.
Astori capitano è la giusta scelta?
“Sì perché può trascinare il gruppo nei momenti belli e brutti. Ha molta personalità ed esperienza sia in campo che fuori, riuscirà a fare gruppo, quello che fa la differenza. Questa squadra deve rimanere unita, con entusiasmo, voglia e motivazione, senza peccare mai di presunzione”.
Chiesa sarà il nuovo simbolo viola?
“Federico ha una grande personalità, nonostante la giovane età, sembra abbia già sulle gambe 200 gare. E’ un ragazzo serio, con la testa sulle spalle, quindi sono certo che diventerà un giocatore simbolo per Firenze. Da lui mi aspetto il salto di qualità sia in campionato che in nazionale”.
Dopo Sousa si riparte da Pioli. Cosa potrà dare in più rispetto al portoghese?
“Stefano conosce molto bene la piazza, è entrato in punta di piedi, ha dato valore a tutti, dal primo all’ultimo giocatore. Lui crede fortemente nel fatto che tutti possano dare il loro contributo. Ho avuto il piacere di giocare con Pioli, con lui sono cresciuto, mi ha insegnato tanto. Se i giocatori lo seguiranno, si toglieranno grandi soddisfazioni”.
Chi vede in pole in questo campionato?
“Il Milan è diventato una buona squadra, ha fatto un grande mercato. L’Inter il miglior acquisto lo ha fatto nell’allenatore. Il Napoli gioca bene, ha cambiato poco, ma in proiezione futura ha preso giocatori importanti e sarà una delle pretendenti al titolo. La Juve è sempre la favorita, ma quest’anno avrà più problemi. Poi vedo la bene la Lazio che, nonostante abbia perso giocatori importanti, ha dimostrato di essere competitiva in Supercoppa. Dopo queste squadre, almeno me lo auguro, potrebbe piazzarsi la Fiorentina”.
Quali possono essere gli obbiettivi della squadra viola?
“L’Europa League è il primo obbiettivo. Senza dimenticarsi della Coppa Italia che, se sfruttata, bene può darti anche dei vantaggi in Europa. Vincere un trofeo sarebbe bellissimo”.
Contro la Samp che partita prevede?
“Vedo due squadre alla pari. Anche la Samp ha venduto giocatori importanti, come Muriel. Attenzione comunque a Quagliarella che crea sempre problemi. Poi saranno da valutare i nuovi. Giampaolo è un bravo allenatore che sa valorizzare la rosa. Sarà una partita difficile. Conteranno molto le motivazioni”.
I suoi ricordi più belli delle due piazze?
“Nella Fiorentina sono cresciuto e avrei voluto fare una carriera diversa. Purtroppo non ne ho avuto la possibilità perché ero giovane e per il mio carattere particolare. Poi davanti avevo grandi campioni come Batistuta, Baiano e Rui Costa e non c’era spazio, oggi sicuramente sarebbe stato diverso. Però sono un grande tifoso della Fiorentina e questo non me lo potrà mai levare nessuno. A Genova sono stato benissimo. Lì hanno avuto fiducia in me e ancora oggi ho un legame importante con la città ed i tifosi doriani”.
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