Orsato e quei peccati d’arroganza
Atalanta – Juventus 2-2 Guida – In una partita “sui generis” spicca, come un prete sulla neve, l’errore sull’episodio del rigore, prima dato e poi tolto, per una mano del difensore orobico Toloi in piena area nerazzurra. Qui la mancanza di personalità e la totale inadeguatezza a stare nella categoria (è anche Internazionale ahimè) è esplosa in tutte le sue forme. Dal momento che la “sestina” arbitrale, adesso, può comunicare via auricolare, bastava parlare e spiegarsi, dicendosi che non poteva mai essere fuorigioco, così come segnalato dall’assistente Di Fiore, nella ricostruzione dell’azione; di tutto questo “caos”, buon complice è stato anche, l’ormai “bollito” Rizzoli, che invece di parlare e collaborare, dall’alto della sua grande esperienza, se ne è stato impietrito, modello artisti di strada, come se la cosa non lo riguardasse minimamente.
Bologna – Udinese 4-0 Celi – Ben assistito da tutta la sua “sestina”, porta in fondo, più che onorevolmente, una delle sue ultime tappe della carriera agonistica, infatti, unitamente al collega campano Russo, a fine lascerà la CAN A per raggiunti limiti di appartenenza (10 anni), non essendo Internazionale.
Cagliari – Pescara 1-0 Minelli – Alla sua terza apparizione in A, in totale, non ha certo fortuna, in quanto la “grana” Muntari gli capita tra capo e collo senza che lui ne avesse fatto richiesta. L’inesperienza, nel caso specifico, non l’ha certo aiutato, infatti alle reiterate proteste del giocatore ghanese degli adriatici lui, a mio modesto avviso doveva, od espellerlo (gli mette addirittura le mani addosso) oppure sospendere la partita per cori razzisti, delle due una! Invece, con un atteggiamento “ponzio pilatesco”, ha deciso di ammonirlo e basta. Sfortunato oltre che inesperto.
Crotone – Milan 0-0 Banti – L’assistente Preti induce in errore l’arbitro livornese, segnalando un fuorigioco, inesistente (nemmeno troppo difficile da valutare) del pitagorico Trotta, che poi segnerà a gioco già fermo, anche se avrebbe avuto buone chance di farlo anche a gioco in movimento. In ogni caso non si può parlare di gol annullato. Nell’azione del pareggio rossonero, invero molto confusa, poteva starci anche un fischio. Non benissimo in generale l’arbitro Internazionale labronico.
Empoli – Sassuolo 1-3 Doveri – Lascia più di un dubbio un contatto Peluso-Maccarone in area emiliana, poteva starci un altro penalty per i toscani.
Genoa – Chievo 1-2 Pairetto – Un’altra gara “pessima” del figlio d’arte piemontese. C’è un episodio solo importante, al di là di un comportamento, a livello disciplinare, molto improbabile, il rigore assegnato al Genoa per un contatto Pandev – Cesar. Un contatto che solo lui vede, con il “Cholito” che, sbagliando la trasformazione, rimetterà le cose a posto. E’ tanto che dico che Pairetto non è adatto a dirigere gare di serie A, ma i miei appelli per ora sono rimasti inascoltati, colpevolmente, da parte di Nicchi & Messina. Impresentabile!
Inter – Napoli 0-1 Rocchi – Il n° 1 in Italia ed in Europa. L’Orsato che abbiamo visto ultimamente su entrambi i fronti, non può certo impensierirlo. Ne avessi facoltà, chiederei a Messina, come mai un TOP arbitro come Rocchi viene utilizzato meno degli scarsissimi Mazzoleni e Calvarese. Mah! In ogni caso il fischietto fiorentino andrà a fare la Confederation Cup in Russia, dove tornerà l’anno prossimo a fare i Mondiali 2018, e dirigerà la semifinale di andata di Europa League fra Ajax e Lione. Niente male per finire la stagione.
Palermo – Fiorentina 2-0 Tagliavento – Mutuando il termine dai rigori, l’espulsione di Astori nel finale di gara, sembra essere un po’ generosa. Per il resto, onestamente, niente che valga la pena di essere menzionato
Roma – Lazio 1-2 Orsato – La supponenza e l’arroganza (sportiva naturalmente) che spesso lo contraddistinguono, questa volta gli fanno fare 2 clamorosi errori. Il primo quando non vede un calcione del giallorosso Fazio al meno celebre dei fratelli Lukaku, in piena area romanista, ed il secondo, incredibile, quando punisce, con il rigore, il laziale Wallace per un “niente” ai danni del tuffatore Strootman, non nuovo a simulazione nei derby. Grave l’atteggiamento dell’addizionale Di Bello che, sul modello Rizzoli di un paio di giorni prima, non batte ciglio, pur essendo in posizione ideale per aiutare l’arbitro scledense. Probabilmente un atto di “deferenza”, ma è qui che si cresce a livello personalità… avendola, nei confronti del ben più famoso arbitro principale, che adesso lascerà gli italici campi per andare a fare i mondiali Under 20 in Corea.
Torino – Sampdoria 1-1 Massa – Nessuno si accorge che in campo c’è anche l’arbitro… dovrebbe essere sempre così!
I commenti sono chiusi.