Viola, è rimasto l’orgoglio. Ma c’è da salvare la stagione
E’ rimasto l’orgoglio. Troppa confusione intorno e dentro la Fiorentina. Si può spiegare così quell’inizio frastornato, quel primo 3-0. Poi un arbitro che ci mette del suo, l’espulsione di Gonzalo, assolutamente esagerata, ma anche un giocatore, l’argentino, che pare la controfigura di quello che fino a un anno fa appariva. Poteva essere un naufragio totale però… poi è rimasto, appunto, l’orgoglio. La squadra ha reagito, rispondendo così alla domanda se il suo rapporto con il tecnico si fosse rotto. No, questo pare proprio non sia successo. Orgoglio, quindi, ma anche tanti, troppi errori. Di tutti, primo dell’allenatore, poi della difesa, in fondo del gruppo. Si spiegano così le sconfitte, la confusione e, più di ogni altra cosa, la tensione. Certo che almeno l’intervento di Corvino è servito almeno a garantire la reazione della squadra. Però alla fine la sconfitta è una sconfitta, l’Inter ha superato i viola e il recupero con il Genoa non è più così elettrizzante. Che cosa fare: cercare di ritrovare serenità. Il caos è il grande nemico della Fiorentina. E poi c’è da ritrovare il Franchi, subito, già con Palermo e Sassuolo. Per salvare, oltre all’orgoglio, anche la stagione.
Alessandro Rialti
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