Finalmente una Fiorentina logica, ma noi non rinunceremo mai a sognare
Nessun trionfalismo, i limiti restano limiti, però le vittorie fanno bene, anzi benissimo. La cosa più importante, però, è che finalmente pare che Sousa si sia convinto che la squadra titolare, quella dalla quale discostarsi il meno possibile è quella logica di Cagliari e di Bologna. Una squadra dove i terzini fanno i terzini (che siano Salcedo o Tomovic, Milic o Olivera), Borja faccia il centrocampista puro, Badelj si alterni a Vecino, che ricorra di volta in volta a Sanchez e Cristoforo, che Tello faccia la fascia nella speranza che diventi più concreto, che Ilicic e Berna siano preposti alla qualità alle spalle della punta centrale. Che, sottoliniamo più volte deve essere, senza alcuna esitazione, Kalinic. Che non sarà mai Batistuta, però rimane la migliore prima punta viola. Babacar e Zarate come alternative, ma lui e solo lui il punto finale del gioco della Fiorentina. Se si vuol tirare una linea ideale che questa parta da Tatarusanu, poi Gonzalo e Astori, poi Berna fino a Ilicic e Bernardeschi, fino a lui, l’attaccante triste. Dove potrà arrivare questa squadra: alla logica. Forse è e resterà una squadra da quarto-sesto posto. Poco? No, logico anche questo ipotetico piazzamento. Non da sogno? Vero, ma adesso sappiamo che sognare non sogna neppure Paulo Sousa. Allora, per adesso, accontentiamoci di questa Fiorentina logica, anche se noi a sognare non rinunceremo mai.
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