Superchi: “Una gara da tripla, ma finirà pari”
Domenica primo big match casalingo per la Fiorentina, che con la Roma prosegue il suo tour de force di settembre, leggermente mitigato dal rinvio della gara di Marassi contro il Genoa. Tra il Paok Salonicco in Europa League e l’Udinese in campionato s’inserisce proprio il delicatissimo match di campionato contro i giallorossi. La squadra di Spalletti ha iniziato la stagione nel modo peggiore, uscendo dalla Champions League ancora prima di cominciarla. E la Fiorentina non si è ancora tolta di dosso quello scetticismo che l’accompagna da tutta l’estate. Il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Franco Superchi, amato doppio ex e celebrato dalla Fiorentina proprio poche settimane fa.
Partiamo dalla festa dei 90 anni della Fiorentina. Lei era in campo con gli altri campioni della storia viola. Che emozione è stata?
«E’ stata una serata bellissima, toccante anche perché ho ritrovato tanti amici e tanti ex compagni di squadra. Devo veramente ringraziare pubblicamente la Fiorentina, perché ha organizzato la serata in maniera impeccabile, anche nel rispetto della tragedia del terremoto che aveva colpito il centro Italia».
Ha avuto modo di vedere la Fiorentina dal vivo contro il Chievo. Che impressione le ha fatto la squadra di Sousa?
«Non bellissima, sono sincero. Mi aspettavo qualcosa in più e non sono rimasto favorevolmente impressionato. Ho visto poche cose fatte bene, soprattutto in fase offensiva. Tanti passaggi indietro e poca personalità. Hanno verticalizzato solo un paio di volte e devo dire che hanno avuto la fortuna di trovare un gol su palla inattiva, altrimenti non so come sarebbe finita».
Lei che di allenatori ne ha visti tanti, come giudica l’inizio di Paulo Sousa? A livello emozionale sembra diverso rispetto allo scorso anno…
«Trasmette meno entusiasmo, è vero, ma io credo poco in queste cose. La differenza la fanno in campo i giocatori e le partite le decidono loro, non il comportamento dell’allenatore».
A questo proposito, da chi si attende qualcosa in più in questa stagione?
«Kalinic è un attaccante che mi piace ed è molto funzionale il suo gioco per un allenatore. Però va servito bene. Se così fosse farebbe molto comodo alla Fiorentina. E poi mi aspetto tanto da Bernardeschi. Spero sia il suo anno. Il talento c’è ed è innegabile, ma adesso deve tirare fuori continuità e prestazioni importanti».
Al Franchi arriva la Roma. La squadra di Spalletti ha superato definitivamente la batosta della Champions League?
«Anche la Roma non mi ha entusiasmato per niente. Non è la stessa Roma dell’anno scorso. Oltretutto vedo una squadra molto nervosa. Spero che certi atteggiamenti siano lasciati da parte per il bene della squadra».
Roma e Fiorentina proveranno a dar lustro all’Italia in Europa League…
«Sono due big della competizione. E sono convinto che entrambe, se affronteranno le partite con la testa giusta, potranno arrivare fino in fondo».
Dallo scontro diretto del Franchi che partita verrà fuori?
«Molto difficile per tutte e due, entrambe non possono sbagliare. La vedo una partita da tripla, ma essendo all’inizio della stagione un punto può andare bene a tutte e due le squadre».
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