L’editoriale di Rialti: Fiorentina annacquata, il giudizio è sospeso
di Alessandro Rialti
Tutto sospeso: la partita di Marassi per la pioggia, il giudizio sulla Fiorentina formato-Corvino, la discussione fra gli ultrà e la società viola, la valutazione su Paulo Sousa e la sua convinzione a lavorare con la squadra viola. Tutto annacquato, sotto la bomba d’acqua di Genova. Peccato perché c’è una gran voglia di calcio giocato e una sorta di rifiuto nel continuare sul terreno delle parole, delle supposizioni, delle valutazioni. Calcio, solo calcio, basta polemiche o contrapposizioni. Proviamo a farlo, seppur con una base minima di informazioni. Iniziamo dal giudizio sulla Fiorentina e sul suo allenatore. Fin qui, le gare con Juve e Chievo, oltre alla mezz’ora scarsa di Genova, mi sono davvero divertito poco. La nuova squadra viola è tutta rappresa nel gol segnato da Sanchez e nella buona resistenza al ritorno del Chievo in campionato. Con la Juve niente o quasi, la mezz’ora con il Genoa non ci ha regalato neppure un’azione-gol, anzi senza un salvataggio e una mezza traversa i viola sarebbero stati sotto. Poco gioco d’attacco, poche occasioni, poca brillantezza, molti dubbi. Impossibile dare un giudizio, se non approssimativo e affrettato, degli acquisti di Pantaleo. Qualche sensazione positiva, niente di più. E Sousa? Onestamente fin qui è stato più parole, bellissime, per Firenze e quindi, ha spiegato, per la Fiorentina, che idee mostrate in campo. Assicura di essere pronto a lanciarsi in una nuova sfida, di aver voglia di far crescere questo gruppo, ammonisce sulla crescita degli altri, mostra formidabile furbizia, misura nelle parole, senso tattiche delle situazioni. Ma sul campo? Sospeso, per mancanza di elementi certi. Sospeso pure il giudizio sulla possibilità di riavvicinamento fra una parte importante e polemica del tifo e i fratelli Della Valle. E’ vero che a livello sotterraneo e diplomatico si sta provando a trovare un punto di accordo per evitare una stagione da separati in casa. Piccolissimi passi avanti. I Della Valle più attenti alle altrui istanze, meno predisposti all’Aventino. Ma la distanza rimane, fin qui, notevole. Insomma sospesi, tutti sospesi, costretti ad aspettare, come minimo, gli esami più importanti di Salonicco e Roma.
I commenti sono chiusi.