Volpecina: “La Viola non può temere questo Palermo. Che notizia il ritorno di Antognoni”

A Firenze ha giocato due sole stagioni (dal 1989 al 1991), ma è stato fra i protagonisti della strepitosa cavalcata che portò la Fiorentina alla doppia finale di Coppa Uefa contro la Juventus, poi persa tra le solite polemiche per avverse decisioni arbitrali. A Palermo è stato 4 anni (1980-1984), disputando 133 partite in rosanero.
Giuseppe Volpecina è il doppio ex che il Brivido Sportivo ha scelto per analizzare il prossimo match contro il Palermo di domenica (ore 20:45). La Fiorentina, dopo la sconfitta di Milano contro l’Inter, affronterà i rosanero nel loro momento più buio (soli 6 punti racimolati in 14 partite, con 27 gol subiti e 10 sconfitte al passivo).

Giuseppe Volpecina, cosa pensa di questa momento particolare in casa viola?
“Si vivono fasi alterne, si alternano buone cose buone e cadute improvvise. Per un motivo o per l’altro non si riesce mai a dare continuità ai risultati. Però la basi per fare bene ci sono e, a mio avviso, Sousa è un buon allenatore”.

Ha ascoltato le parole di Sousa su Bernardeschi? Come le giudica?
“Il portoghese poteva evitare questa esternazione. Forse voleva sollecitare la società a investire di più. Perché sarebbe un peccato lasciar andare via un ragazzo di talento come Bernardeschi. Credo sia stata una provocazione che, però, non condivido nei tempi e nella forma. Lo sappiamo tutti che Bernardeschi, prima o poi, potrebbe ambire a grandissimi palcoscenici, ma un conto è pensarlo, un conto è che lo dica l’allenatore della sua squadra, a novembre”.

Eppure lo stesso Bernardeschi non ha nascosto la sua volontà di chiudere la carriera a Firenze. Crede sia la verità?
“E’ prematuro per dirlo. Una volta alcuni giocatori si legavano per sempre a una maglia, oggi è più difficile che accada perché il calcio è cambiato. E’ apprezzabile, comunque, che lo pensi e che lo dica un ragazzo prodotto del vivaio viola. Ma se arriverà un’offerta irrinunciabile, la Fiorentina non potrà trattenerlo”.

Cosa pensa del ritorno di Giancarlo Antognoni in società?
“Antognoni è un personaggio molto importante per Firenze e per la Fiorentina.  Un grande campione, una persona seria e per bene, un grande intenditore di calcio. Un uomo attaccato alla maglia. E’ rimasto sempre a Firenze, nonostante i corteggiamenti di grandi club. Quella della Fiorentina è una mossa un po’ tardiva, ma lui saprà dare tanto alla squadra viola”.

Che partita prevede tra la Fiorentina e il Palermo?
“Per la Fiorentina non sarà difficile battere questo Palermo. I rosanero stanno passando uno dei momenti peggiori della loro storia. La Fiorentina ha più qualità, gioco ed è più squadra. Giocatori come Bernardeschi, Kalinic, Ilicic e Borja Valero (che per me resta il più forte tra i viola) possono essere micidiali per una formazione in difficoltà come quella siciliana”.

L’unica nota lieta del Palermo è il bomber Nestorovski, capace di realizzare già 7 gol…
“Sta facendo molto bene e vive un ottimo momento. La Fiorentina dovrà tenerlo d’occhio con particolare attenzione”.

Che ricordi ha di Firenze e di Palermo?
“Sono molto affezionato ad ambedue le piazze. A Palermo ho vissuto quattro anni e torno molto spesso perché è una città che mi ha regalato sempre grande entusiasmo. Ho molta nostalgia anche di Firenze dove ho sempre avuto un bel rapporto coi tifosi e conservo tutti ricordi positivi”.

 

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Lucia Petraroli

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