Un artigiano del pallone che crede nel lavoro

Un artigiano del pallone che crede nel lavoro

Bella, davvero bella, la più bella Fiorentina da tempo immemorabile. Anche a Milano era stata bella, ma non così, tutta bella. La vittoria sul Napoli è stato un regalo sublime per i trecento e più che in pullman hanno raggiunto il San Paolo ma anche per le migliaia che l’hanno vista in tv. E poi questa volta è stata bella tutta. Certo la piena Resurrezione di Federico Chiesa ha commosso. Il suo gol, le sue accelerazioni e la gioia vera esternata in campo e poi quando è uscito e ha festeggiato con i compagni. Certo Castrovilli non  finisce di meravigliare, centrocampista a tutto tondo, che danza, lui autentico ballerino, tra le gambe degli avversari. Un campione che con Chiesa fanno
due. Ma sono stati bravissimi anche Vlahovic e il suo formidabile sinistro, il combattivo Cutrone, il ritrovato Lirola, pure Benassi, Milenkovic, insomma tutti quanti. Una squadra, ecco come è apparsa la Fiorentina. E la paura di pochi giorni fa è stata messa in… cantina. In fondo, come si vuol fare per i grandi protagonisti, Beppe Iachini. Che dice sempre di non essere un mago. E’ vero, ma un buon allenatore lo è di sicuro. Un artigiano che crede nel lavoro, ecco era proprio di questo che sentivamo un grande bisogno.

Alessandro Rialti

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