Rigoletto Fantappiè, una vita da innamorato della Fiorentina

Rigoletto Fantappiè, una vita da innamorato della Fiorentina

FOTO TRATTA DAL SITO GIGLIOAMICO.IT

Era un classe 1921, la stessa di Alfredo Martini, un grandissimo del ciclismo toscano. Ma Rigoletto Fantappiè amava soprattutto il calcio e, in particolare, la sua Fiorentina. Già, perché lui la società viola l’aveva vista nascere per davvero e, accompagnato dallo zio col calesse, aveva visto anche la prima partita contro il Signa nel 1926 al campo di via Bellini. Da quel giorno per Rigoletto sbocciò un amore infinito che lo portò a essere addetto ai telegrammi del Marchese Ridolfi. Poi, nel dopo guerra, diventò presenza fissa alle assemblee societarie, con gli amici Mario Fantechi e Lando Parenti. Con loro visse le fantastiche cavalcate del primo e del secondo Scudetto. Dal 1965 contribuì alla fondazione dell’Associazione Centro di Coordinamento Viola Club di cui fu presidente, diventando uno degli ambasciatori del tifo viola più amati. Amico di Mario e Valeria Cecchi Gori, si adoperò per il passaggio di proprietà dalla famiglia Pontello a quella Cecchi Gori, assumendo anche cariche dirigenziali nella nuova società. La sua fedeltà e il suo amore per la Fiorentina restò indefessa negli anni, vissuti fino all’ultimo giorno, con lo spirito di un ragazzino. Fino a oggi, 19 dicembre 2018, giorno della sua scomparsa all’età di 97 anni.

Tommaso Borghini

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