Riganò: «Sarà un derby infuocato»

Riganò: «Sarà un derby infuocato»

Christian Riganò è stato un attaccante di Empoli e Fiorentina, per lui una stagione in azzurro e tre in viola, con tanti gol messi a segno e molte gioie regalate ai tifosi delle due squadre. E quindi che meglio del bomber di Lipari, nella veste di doppio ex, per parlare dell’atteso derby che andrà in scena oggi al Castellani?

Christian Rigano, l’Empoli ormai è salvo a quattro giornate dalla fine: che campionato è stato?

«Più che positivo, gli azzurri hanno sempre giocato molto bene, Sarri è stato straordinario nel riuscire a dare un solido impianto e un’impronta di gioco chiara a questa squadra. Il mio amico Maccarone e’ già arrivato in doppia cifra in fatto di gol e nessuno se lo poteva aspettare. Tutto sommato la salvezza è arrivata in modo tranquillo, gli azzurri non sono mai stati tra le ultime tre squadre della classifica. Questo traguardo è il frutto del lavoro di una famiglia, perché l’Empoli è una grande famiglia, guidata dal presidente Corsi, che comprende anche chi taglia l’erba del campo o chi lavora in lavanderia, i complimenti vanno fatti a tutti. Io ho giocato un anno a Empoli e mi sono trovato davvero benissimo».

E adesso il derby con la Fiorentina…

«Sarà una partita difficile, l’Empoli vorrà vincere a tutti i costi per mettere la classica ciliegina sulla torta al suo brillantissimo campionato, perché un derby è sempre un derby. Vincere contro i viola sarebbe una grandissima soddisfazione per i ragazzi di Sarri, perciò sarà una partita molto tosta, molto combattuta, molto sentita, anche perché a sua volta la squadra di Montella vorrà mantenere a tutti i costi il 5° posto in campionato».

Questa gara capita proprio in mezzo alle semifinali di Europa League dei viola, l’Empoli dovrà provare a sfruttare il turnover della Fiorentina pur avendo giocato di mercoledì col Torino?

«Al di là di quale avversario affronta, ciò che caratterizza maggiormente l’Empoli è la sua identità di gioco, lo si è visto anche contro il Napoli ma non solo. Gli azzurri hanno perso le due partite contro la Juventus ma hanno giocato benissimo in entrambe le circostanze, contro le milanesi hanno pareggiato ma meritavano la vittoria, a Napoli vincevano e si sono fatti rimontare tra mille rimpianti e recriminazioni,  hanno poi segnato tre gol alla Lazio e via discorrendo. Sono tutti risultati che certificano qualcosa di importante. E’ una squadra che non si preoccupa dell’avversario che ha di fronte. Questo derby andrà a chi avrà più voglia di vincerlo e la Fiorentina deve stare attenta perché al Castellani troveranno una squadra giovane, decisa e pimpante».

Oltre a Maccarone, c’è un giocatore dell’Empoli che l’ha stupita in particolare? 

«Ce ne sono molti, da Rugani a Tonelli, da Mario Rui a Pucciarelli, passando per Valdifiori. Tutti i componenti di questa squadra sono da elogiare. Chiunque scenda in campo sa bene cosa fare e qual è il suo compito. L’unico rammarico che ho è non aver visto spesso a segno il mio amico Tavano ma capisco che in questo momento ci possano essere giocatori più giovani e più freschi, in grado di dare più garanzie. All’inizio di questa stagione avevo detto che la salvezza degli azzurri sarebbe passata dai gol di Tavano e Maccarone, ho indovinato al 50% perché Ciccio ha giocato meno di quanto mi aspettassi ma sono sicuro che avrò modo di rifarsi il prossimo anno».

Si parla molto del futuro di Valdifiori, soprattutto in relazione al Napoli, lo vedrebbe bene in una realtà del genere?

«E’ un giocatore che ho sempre stimato molto, a me sinceramente piacerebbe vederlo nella Fiorentina. A Firenze si parla sempre del possibile sostituto di Pizarro, se la società ritenesse Valdifiori in grado di ricoprire questo ruolo sarebbe giusto provare a prenderlo per non farlo scappare via, Firenze ed Empoli sono anche vicine e questo potrebbe essere un altro fattore importante per favorire la trattativa».

Quanto conterebbe, per l’Empoli, avere ancora Maurizio Sarri sulla panchina in vista della prossima stagione?

«Moltissimo, sarebbe una follia permettere all’allenatore di andare via, a meno di chiamate davvero importanti. Se alla porta de presidente Corsi bussasse una squadra di altissimo livello, credo che darebbe il via libera al tecnico, sia per la sua crescita che per la riconoscenza per la stagione che sta finendo, ma in caso di interessamenti da parte di altri club immagino che Sarri possa e voglia rimanere dove si trova. Il suo ruolo è stato fondamentale per questa salvezza».

 

Redazione

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