Riganò: “Ci serve uno come Higuain”

Riganò: “Ci serve uno come Higuain”

Quando si parla di bomber, Christian Riganò è un’autorità assoluta in materia. “Riga-gol”, come lo chiamavano i tifosi ai tempi in cui indossava la maglia viola, è stato infatti uno degli attaccanti più prolifici della storia gigliata, capace di segnare in tutte le categorie e protagonista assoluto della rinascita della Fiorentina dalla serie C2 fino alla serie A. Oggi ci sarebbe davvero bisogno di un attaccante dalle sue caratteristiche ed è proprio per questo che il Brivido Sportivo lo ha intervistato, per capire da lui come si può risolvere il problema del gol che sta attanagliando la Fiorentina ormai da alcune a stagioni questa parte.

Christian Riganò, è corretto dire che il vero problema della Fiorentina è la mancanza di un finalizzatore?

“Certamente, sono anni che alla Fiorentina manca un finalizzatore. Ultimamente c’era stata la scommessa Simeone, che però non è un centravanti vero. Giocando con una punta sola ci vuole un bomber capace di far gol ogni domenica o quasi. La storia ci insegna che la Fiorentina ha sempre avuto un goleador da 15 – 20 gol a stagione. Una figura che manca da troppo tempo ormai. Sono state fatte troppe scommesse da parte della dirigenza viola negli anni, con scarsi risultati. Basti pensare che nella scorsa stagione il capocannoniere viola in campionato è stato un centrocampista come Benassi, che fa 7/8 gol a stagione. E’ importante che si segni anche negli altri reparti, vedi per esempio Pezzella che da difensore i suoi gol li fa sempre, ma se il capocannoniere è un centrocampista c’è qualcosa che non torna. Poi bisogna aggiungere che un attaccante va saputo servire nella maniera giusta e questo è un altro problema”.

Si pensava che il problema del gol lo potesse risolvere Cutrone… che ne pensa dell’attaccante ex Milan?

“È arrivato a gennaio come salvatore della patria, ma poi non è praticamente mai stato impiegato con continuità. Quando ha giocato titolare, per esempio nella partita con la Lazio, è stato servito poco così come in quella con il Parma. Era costretto a ripiegare a centrocampo per prendersi la palla e, se gli si chiede quel lavoro, non è nemmeno giusto lamentarsi se non fa gol. Gli attaccanti devono essere messi in condizione di concludere e si ricordano per i gol, non per il cosiddetto lavoro sporco”.

Di Vlahovic, invece, cosa dice. Il serbo ha ancora margini di crescita? 

“Bisogna credere nei giovani di prospettiva come lui che, per quanto mi riguarda, reputo un centravanti vero. Non voglio criticare le scelte di Iachini, che stimo, però per me lui deve giocare da prima punta e Cutrone deve girargli intorno come secondo attaccante. Così entrambi avrebbero più spazi e occasioni”.

Anche Kouame può essere considerato una scommessa? 

“Ricordo che all’andata, quando giocava nel Genoa, ci fece un gran gol. Dobbiamo ancora vederlo in maglia viola, ma anche lui è un giovane di belle prospettive. Però resta una scommessa. Quando punti sui giovani poi ti devi accontentare di quello che ti danno. Nel bene e nel male”.

Cosa ne pensa del Chiesa nel ruolo di prima punta? 

“Non è il suo ruolo e credo anche babbo Enrico la pensi così. Giocare da prima punta significa stare spalle alla porta e quello non mi sembra essere il suo mestiere. E’ un lavoro nel quale devi sgomitare, fare le sponde, spizzare i palloni, come facevo io. Certe cose non sono nelle sue corde. Quando corre sulla fascia, invece, salta l’uomo ed è davvero determinante”.

Cosa si aspetta dal prossimo mercato? 

“Figure come Ribery sono determinanti all’interno di una rosa, una gioia per gli occhi vederlo giocare. Adesso però ci vuole un attaccante di razza per puntare ad obbiettivi importanti. A gennaio sono stati spesi tanti soldi, ma non si è cercato l’uomo di esperienza là davanti. Credo che un giocatore come Higuain, o comunque con le sue caratteristiche, farebbe davvero comodo a questo progetto. Si parla tanto di Belotti, ma l’esperienza dell’argentino, se venisse a Firenze convinto, darebbe davvero alla squadra una marcia in più”.

Come giudica il lavoro di Rocco Commisso fino a oggi? 

“Commisso ha grandi ambizioni, sta facendo bene e sta spendendo soldi importanti, vedi il centro sportivo e la battaglia per lo stadio nuovo. Ma se guardiamo alla squadra, si vede che ancora non può puntare alla zona Europa. Mancano 2-3 attaccanti giusti per completare la rosa e renderla davvero competitiva”.

Lucia Petraroli

Articoli Correlati

I commenti sono chiusi.