Mazzola: “Firenze dovrebbe stare sempre in Europa”

Mazzola: “Firenze dovrebbe stare sempre in Europa”

La Fiorentina sta attraversando un periodo complesso, con il proprio allenatore criticato da buona parte della tifoseria e il futuro di Chiesa che – anche se sembrano esserci delle schiarite all’orizzonte – farà discutere Firenze ancora per molto tempo. Adesso però i ragazzi di Montella devono pensare soltanto al campo, e al Franchi si presenta un avversario tutt’altro che arrendevole: l’Inter di Antonio Conte. Per analizzare il match e la stagione delle due squadre, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Sandro Mazzola, bandiera nerazzurra e fuoriclasse del calcio italiano degli anni ’60 e ’70.

Mazzola, è un’Inter partita molto bene quest’anno, che sensazioni ha?

«Le sensazioni sono estremamente positive, soprattutto perché vedo finalmente un gioco di squadra, un gruppo che si aiuta a vicenda e che resta compatto nelle difficoltà. Non mi aspettavo di arrivare a questo punto della stagione e vedere l’Inter così in alto, addirittura a competersi il primato con la Juv… con l’innominabile. Da tifoso nerazzurro, sono molto soddisfatto».

Quale crede sia l’arma in più di quest’Inter?

«Come ho detto, il gioco di squadra. Poi, ovviamente, l’allenatore. La bravura e l’impronta di Antonio Conte sono sotto gli occhi di tutti. Sono d’accordo con chi dice che il più grande fuoriclasse di questa squadra siede in panchina. Il mister riesce ad entrare nella testa dei giocatori, riesce a trasmettere loro determinate convinzioni. Una caratteristica che era propria di Helenio Herrera: il mago era capace, nel tempo di un paio di giri di campo, di convincerci che avevamo fatto una buonissima gara anche se non era vero, riusciva a tirarci su il morale e darci nuove consapevolezze».

La Fiorentina, sopratutto nell’ultimo periodo, è andata un po’ meno bene invece. Che giudizio si sta facendo sulla Viola?

«La Fiorentina l’ho vista diverse volte e devo dire che ha alternato prestazioni buone a vere e proprie battute d’arresto. In generale, non sono d’accordo con chi dice che non ha un gioco, io vedo la mano di Montella e in passato mi sono divertito a veder giocare Chiesa e compagni. Rispetto alla Fiorentina di Pioli c’è un nuovo modo di giocare, che forse per alcuni calciatori non è facile assimilare. Soltanto così mi spiego brutte gare come quella di Cagliari e Verona. Nel complesso, però, la Viola mi piace, credo sia un bel mix di giocatori esperti e giovani talenti dal futuro radioso. Sta passando un brutto periodo, ma aspettiamola. Penso che abbia tutto per riprendersi e tornare in una posizione di classifica più tranquilla».

A proposito di Montella, sta ricevendo diverse critiche da parte della tifoseria: secondo lei cosa sbaglia?

«Gli allenatori sbagliano sempre quando non vincono e sono fenomeni quando raccolgono i tre punti… ciò che sta in mezzo, ovvero la prestazione e gli episodi, per i tifosi non contano. Quindi è normale che in un periodo difficile Montella sia criticato, è il destino di ogni tecnico. Però mi sembra che Vincenzo abbia le idee chiare su che tipo di giocatori vuole e sul gioco che vuole esprimere. Certe volte riesce a mettere in pratica le sue idee, altre no, ma la sua capacità è indubbia».

A Firenze, nelle ultime settimane, si è discusso molto anche di Federico Chiesa. Cosa ne pensa della sua situazione?

«Chi discute Chiesa capisce poco di calcio. Il ragazzo è un talento vero, fa divertire e decide le partite da solo. Certo, deve star bene fisicamente. Nell’ultimo periodo l’ho visto un po’ appannato, ma può starci. A tifosi viola dico di coccolarlo e non criticarlo troppo, perché talenti come Federico, in Italia, se ne vedono pochi a giro. A Firenze dovete fare attenzione: farselo scappare sarebbe un vero peccato capitale. Nella mia Inter, ad esempio, ci starebbe benissimo!». [ride, ndr]

Che partita crede verrà fuori al Franchi tra Fiorentina e Inter?

«Si scordi che le dica chi vincerà o chi deciderà la gara, sono troppo scaramantico per farlo. Dico soltanto che mi aspetto una partita divertente e con diversi gol, perché in campo ci sono due ottime formazioni. Forse l’Inter è leggermente favorita, ma giocare al Franchi è sempre difficile… Io ne so qualcosa».

In conclusione, dove pensa saranno le due squadre a fine stagione? 

«L’Inter deve cercare di stare attaccata alla Juventus e approfittare di eventuali passi falsi; la Fiorentina, per la storia e per i giocatori che ha in rosa, ha l’obbligo di correre sempre per la zona europea, anche se la situazione attuale di classifica dice che deve prima pensare a salvarsi. Però Firenze dovrebbe stare sempre in Europa».

Giacomo Cialdi

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