La prima sorpresa di Corvino

La prima sorpresa di Corvino

Nella lunga lista dei nomi circolati sui papabili al ruolo di nuovo direttore sportivo viola, del suo non c’era neppure l’ombra. Carlos Freitas, classe 1966, nativo di Lisbona, è il primo colpo a effetto di Pantaleo Corvino. Non certo per la notorietà del dirigente lusitano, quanto per il fatto che nessuno, almeno sulla piazza fiorentina, lo avrebbe neppure lontanamente immaginato come il prescelto per un ruolo così importante come quello che gli è stato affidato dal dg di Vernole.
Corvino lo ha descritto come un grande professionista, moderno e molto preparato. Dando un’occhiata al suo curriculum, in effetti, Freitas qualcosa di buono l’ha combinato davvero: partendo dall’ultimo anno, infatti, ha portato in Ligue 1 il Metz, in un solo anno di seconda divisione francese. Ma la sua carriera comincia da lontano e da casa sua: nello Sporting Lisbona, proprio la società acerrima rivale del Benfica di Rui Costa. Inizialmente è un semplice consigliere, poi la sua considerazione sale fino a rivestire la carica di direttore sportivo. In biancoverde è tra i protagonisti della cessione, a peso d’oro, di un giovanissimo Cristiano Ronaldo al Manchester United. Poi le parentesi al Braga, dove vince una Coppa Intertoto, e in Grecia al Panathinaikos prima del ritorno allo Sporting Lisbona (col quale ha vinto, complessivamente, tre campionati e tre Coppe di Portogallo) a cui è seguita una pausa di riflessione. Interrotta lo scorso anno per accettare l’offerta del Metz. Fino alla chiamata di Pantaleo Corvino e, probabilmente, dello stesso Paulo Sousa, col quale condivide nazionalità e un passato sulla sponda biancoverde di Lisbona.

Tra i suoi affari c’è anche la cessione di Mati Fernandez alla Fiorentina. Quello fu il suo primo contatto con il club viola che, quattro anni più tardi, sarebbe entrato così prepotentemente nel suo destino.

Redazione

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