La rivoluzione di Pioli

La rivoluzione di Pioli

Nuovo centrocampo in rampa di lancio: Benassi arretrato accanto a Badelj. Veretout vertice basso. Con Saponara nella veste di fantasista puro

Riccardo Saponara è pronto a prendersi la Fiorentina sulle spalle. Dopo un’estate trascorsa tra bicicletta e corsa, quasi senza pallone, il ritorno in campo con il Chievo ha sancito la fine del tunnel dopo i problemi alla caviglia. Aveva già ricominciato a prendere confidenza col rettangolo verde in Primavera, gol e assist nei 70 minuti giocati contro la Sampdoria, ma adesso è pronto a far fare il salto di qualità alla squadra. Fantasia e dribbling: dovrà essere lui, il trequartista puro, ruolo a cui Stefano Pioli non intende rinunciare, a rovesciare la prospettiva viola.

Verona, Chievo - Fiorentina, serie A, nella foto Saponara 2017-10-01 © Niccolo' Cambi/Massimo Sestini

Saponara©Massimo Sestini

Di certo c’è che con il suo reinserimento in campo in pianta stabile, la geografia tattica dei tanti giocatori poliedrici voluti dal tecnico col mercato estivo, dovrà necessariamente mescolare le carte in tavola. Già, perché dietro la punta, Simeone, fin qui, si sono avvicendati Eysseric (contro Inter e Samp), Thereau (con Verona, Bologna e Atalanta) e Benassi (con la Juve): elementi, tutti, che in carriera hanno dimostrato qualità importanti anche in altri settori del campo. Possibile, dunque, che nella rivoluzione che sarà varata al termine di questa sosta, si possa procedere anche verso un centrocampo a rombo. Non si tratterebbe di una novità, visto che Pioli ha impiegato questo sistema di gioco in alcune gare ai tempi della Lazio (soprattutto in Coppa Italia, l’anno in cui ha sfiorato la conquista del suo primo titolo in carriera, battuto solo ai rigori contro la Juventus), ma soprattutto favorirebbe ulteriore imprevedibilità. Veretout potrebbe sistemarsi come vertice basso, con Saponara là davanti. Benassi e Badelj sarebbero in questo modo i due costruttori del gioco, con licenza offensiva, come già dimostrato di saper ben fare fin qui. E’ del croato la prima rete stagionale dei viola, con un tiro dalla distanza, mentre da una intuizione dell’ex granata è nata la zampata che ha permesso a Simeone di festeggiare il primo centro con la maglia viola. Eysseric, in questo senso, diventerebbe l’alter ego di Saponara, e Thereau potrebbe essere sfruttato in una veste maggiormente offensiva, come ha fatto proprio con l’Udinese, con cui si aprirà il nuovo mini-ciclo di campionato. L’argentino, con un gioco rapido e veloce, potrebbe beneficiare di un numero maggiore di palloni a disposizione, così come Chiesa, il punto di riferimento di tutta la squadra.

C’è poi la possibilità, che lo stesso Saponara, magari non da subito e forse nemmeno con continuità, si trasformi in una mezzala di spinta, anche se in questo caso serviranno una condizione fisica pressoché perfetta e una straordinaria propensione al sacrificio. Di certo c’è che l’ex Empoli ha una voglia matta di tornare protagonista. Lo ha detto anche a ridosso dell’inizio del campionato: sogna di arrivare in doppia cifra di gol e di assist, perché questa è la grande occasione che ha sempre aspettato. Ha tanti “sassolini” da togliersi, tutti personali e che non coinvolgono terze persone, ed ha solo bisogno di sancire la sua rivincita verso il passato. E la corsa verso la risalita in classifica non può prescindere da lui. Magari con una metamorfosi in mezzo al campo.

Francesca Bandinelli

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