Il pallone è quello giallo!

Il pallone è quello giallo!

Metti una domenica sera di febbraio come oggi. Non la stessa data (il 17 anzichè il 24) ma quasi. Identico lo scenario: il Franchi e una sfida che non è mai banale. Fiorentina-Inter è una partita che in genere regala spettacolo come nel 2013, nella prima stagione di Vincenzo Montella a Firenze. Prima di questo match i nerazzurri di Stramaccioni sono quarti con quattro lunghezze di vantaggio sui viola (a fine campionato l’Inter sarà nona e la Fiorentina quarta) . Nell’Inter attuale ci sono ancora due reduci di quella gara: il portiere Handanovic e il difensore centrale Ranocchia. In panchina (ma non entrerà nel corso della partita) c’è un ragazzino di diciott’anni che oggi veste la maglia viola. E’ Marco Benassi, che comunque ha già debuttato in serie A. Della Fiorentina di allora non è rimasto nessuno a Firenze. Ricordiamola quella formazione, schierata col 4-3-3. Viviano; Tomovic, Gonzalo Rodríguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro (Sissoko dal 68′), Borja Valero; Cuadrado (Llama dall’83’), Jovetic (El Hamdaoui dal 72′), Ljajic.  In panchina accanto a Montella ci sono Neto, Lupatelli, Roncaglia, Compper, Larrondo, Migliaccio, Wolski, Toni e Romulo. Sembra passato un secolo ma sono solo sei anni. La Fiorentina, reduce dalla sconfitta a Torino con la Juve per 2-0, parte in quarta con Jovetic che scalda subito le mani ad Handanovic. Poi al 13′ su cross di Pasqual il montenegrino (schierato da Montella come falso nueve) di testa serve un assist perfetto a Ljajic che sempre di testa porta in vantaggio i viola. La Fiorentina insiste. Handanovic fa i miracoli. Ma nulla può al 33′. Aquilani recupera il pallone e lo serve a Jovetic. Il suo tiro a giro dal limite dell’area è fortissimo e imprendibile per Handanovic. Il Franchi è in delirio. L’Inter è alle corde. Il 2-0 con cui finisce il primo tempo non rispecchia i valori espressi in campo. C’è, infatti, solo la Fiorentina. E nella ripresa la squadra di Montella riparte alla grande. Sfiora più volte il tris per imprecisione o per le parate di Handanovic. Il gol del 3-0 arriva al 10′. Lo segna Jovetic con un tiro dall’interno dell’area di rigore su assist di tacco di Aquilani. E’ un gol semplicemente da urlo. Al 20′, poi, Ljajic recupera il pallone nella metà campo viola. Lo passa a Borja Valero che glielo restituisce. Il giocatore serbo con un tiro a giro nell’angolino basso alla sinistra di Handanovic non dà scampo al portiere nerazzurro. Realizza così anche lui la sua doppietta. E’ la rete del 4-0. I tifosi viola impazziscono di gioia. Questo è calcio champagne. La squadra di Montella rallenta. Comincia a fare la melina e a far girare il pallone. Arrivano i primi cambi. Ma la musica non cambia. L’Inter continua a non vedere mai la palla. E a questo punto i tifosi viola cominciano a irriderla. “Il pallone è quello giallo, il pallone è quello giallo” – canta il Franchi entusiasta. Passa il tempo e a tre minuti dalla fine ci vuole un gol di Antonio Cassano a rendere meno amara la serata dei nerazzurri. La Fiorentina vince per 4-1 una partita che passerà alla storia come la gara del “pallone è quello giallo”.

Ruben Lopes Pegna

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