Il mito dei Cosmos e quel legame con la Fiorentina

La Fiorentina non è la sola società calcistica di cui è proprietario Rocco Commisso. Dal gennaio del 2017 lo è anche dei Cosmos, uno dei club più blasonati degli Stati Uniti. Commisso l’ha salvato dal fallimento e l’ha iscritto a un campionato equivalente alla nostra serie B. Ma con la riorganizzazione dei campionati americani adesso i Cosmos si sono ritrovati a partecipare a un torneo equivalente alla nostra serie D. L’ obiettivo di Commisso è logicamente quello di partecipare alla Major League Soccer, la serie A americana. Ma non è semplice giocare in quel torneo perchè, al momento, non ci sono né retrocessioni né promozioni come prevede la normativa Fifa. E quindi vi partecipano sempre le stesse squadre. Così Commisso è in causa con la Federcalcio americana per poter vedere i suoi Cosmos, la squadra per la quale tifava da ragazzo quando era arrivato negli Stati Uniti, giocare nella Major League Soccer. Vuole riportare il club di New York ai fasti di un tempo quando c’erano ottantamila persone ad assistere alle partite dei Cosmos al Giants Stadium, lo stadio  situato nel New Jersey dove l’Italia disputò diverse partite dei mondiali del 1994. Ora, invece, la squadra di Commisso gioca le proprie gare casalinghe per lo più alla Columbia University, alla quale il proprietario della Fiorentina si era iscritto grazie alle sue doti di calciatore e nella quale si era laureato in ingegneria industriale, conseguendo poi anche un master in economia. Lo stadio dove giocano i Cosmos è chiamato in suo onore Rocco Commisso. Tra gli altri nel club, dove sotto la gestione Commisso nel 2017 ha disputato alcune partite anche l’ex viola Amauri, gioca anche Andrea Mancini, il figlio ventiseienne di Roberto, il commissario tecnico della Nazionale italiana.

UN CLUB RICCO DI STORIA Il New York Cosmos, società fondata nel 1970, è stato per una quindicina d’anni (la stagione 1984/85 è stata l’ultima prima della ripresa dell’attività nel 2013) uno dei club più famosi d’America. Vi ha militato anche il giocatore più forte al mondo, almeno all’epoca. Il grande Pelè giocò con i Cosmos dal 1975 al 1977, vincendo proprio nel 1977 lo scudetto. Il 1 ottobre di quello stesso anno il campione brasiliano si ritirò dal calcio, disputando al Giants Stadium, davanti a oltre 80.000 persone, la sua ultima partita. I Cosmos quel giorno affrontarono il Santos, la squadra nella quale Pelè aveva sempre giocato prima di arrivare a New York. “O Rey” giocò un tempo con la maglia dei Cosmos che vinsero il match per 2-1 e uno con quella del Santos. Il Cosmos nel corso della sua storia, ha conquistato cinque scudetti: nel 1972, nel 1977, nel 1978, nel 1980 e nel 1982. Nel club di New York hanno militato diversi campioni del mondo: il portiere inglese Gordon Banks, Carlos Alberto, il capitano del Brasile che battè l’Italia in finale nel 1970 a Città del Messico e il tedesco Franz Beckenbauer. Ma hanno vestito la maglia dei Cosmos anche l’olandese Johan Neeskens, il polacco Wladyslaw Zmuda e lo jugoslavo Vladislav Bogicevic. E poi vi hanno giocato gli italiani. Su tutti Giorgio Chinaglia e Pino Wilson che vinsero lo scudetto con la Lazio nel 1973/74. Chinaglia con i Cosmos si aggiudicò 4 titoli: nel 1977, nel 1978, nel 1980 e nel 1982. Wilson vinse lo scudetto nel 1978. Poche partite nel 1984 le disputò anche Oscar Damiani. Nel 2015 ha giocato nel club di New York anche l’attaccante spagnolo Raul.
LE SFIDE CON I VIOLA Contro i Cosmos la Fiorentina ha giocato due partite. Nella prima a Firenze, nell’ottobre del 1980, la squadra di Carosi si impose per 6-2. E il giovane Sauro Fattori realizzò una doppietta. Nella seconda, valida per la Trans Atlantic Challenge, il 30 maggio 1983 i viola di “Picchio” De Sisti persero per 4-1 a New York. L’unico gol della Fiorentina lo realizzò Giancarlo Antognoni.
LE MAGIE DELL’UNICO DIECI Proprio Antognoni al Giants Stadium, l’anno prima, il 7 agosto 1982, a meno di un mese della finale dei mondiali vinti dall’Italia, era stato grande protagonista della sfida tra Europa e Resto del Mondo. La selezione europea, sotto di due reti al termine del primo tempo, si impose per 3-2, trascinata dal capitano della Fiorentina. Antognoni fornì gli assist per i gol di Keagan e Pezzey e poi all’88’ realizzò la rete del successo. Giancarlo fu acclamato dagli 80.000 del Giants Stadium tra i quali vi erano numerosissimi tifosi italiani.   

Ruben Lopes Pegna

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