Grazie Berna! Impresa storica della Fiorentina in Germania

Grazie Berna! Impresa storica della Fiorentina in Germania

Lo avevamo chiesto, invocato, sperato. E lui ci ha accontentato. “Auguri Berna e stasera facci sognare!”. Così titolavamo alla vigilia della partita di Europa League sul terreno di gioco dei tedeschi del Borussia Moenchengladbach, convinti che Federico Bernardeschi avrebbe fatto di tutto per festeggiare alle grande il giorno del suo 23esimo compleanno. Così non ci siamo sorpresi più di tanto quando, al 44’ del primo tempo, Berna ha sfoderato dal cilindro un sinistro sontuoso su calcio di punizione dal limite, che lui stesso si era guadagnato. Un lampo che ha accecato il Borussia Park, mandando in visibilio gli oltre mille tifosi viola accorsi con ogni mezzo fin lassù in Renania per spingere la Fiorentina all’impresa europea. Un’impresa che, con tanta fatica e sofferenza, è arrivata davvero. A griffarla ci ha pensato Bernardeschi, ma tutta la squadra, pur andando spesso in difficoltà nel confronto con i teutonici, ha tirato fuori quegli attributi che erano clamorosamente mancati all’Olimpico di Roma, ed è riuscita a capitalizzare al massimo una delle poche occasioni da gol della serata. Per vincere contro il Borussia, aveva detto Sousa, sarebbe servita una gara perfetta. In realtà la Fiorentina non ha giocato ad altissimi livelli, anzi… ma una volta tanto, è stata pratica e concreta, lasciando ai tedeschi le recriminazioni per ciò che poteva essere e non è stato. Poi si potrà discutere sull’opportunità di aver schierato Tello dall’inizio o Sanchez in difesa. Oppure sulla sostituzione dello stesso Bernardeschi (perché?) per Cristoforo a metà ripresa. O anche sulla parata decisiva di Tatarusanu e sul mancato rigore per il Borissia, non fischiato dall’arbitro nel primo tempo per un fallo apparso netto di Maxi Olivera. Ma chi se ne frega. La Fiorentina ha vinto in terra tedesca e adesso dovrà difendere questo preziosissimo risultato, per festeggiare l’approdo agli ottavi di Europa League nel suo stadio. In una notte in cui servirà, ancora una volta, l’appoggio della sua gente. Una notte nella quale, ne siamo certi, Firenze non farà mancare il suo appoggio.

Tommaso Borghini

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