Gerson sull’ala. La nuova ipotesi tattica che si fa strada

Gerson sull’ala. La nuova ipotesi tattica che si fa strada

Attacco asfittico. Centrocampo che non fa filtro. Nelle ultime partite la Fiorentina è alle prese con due grandi problemi che la stanno penalizzando sia sotto il profilo delle prestazioni che, conseguentemente, dei risultati. In attacco il solo Chiesa è attualmente all’altezza della situazione: dai suoi piedi nascono tutte le azioni pericolose dei viola. Le prestazioni del resto della compagnia, invece, sono a dir poco desolanti. Simeone non segna dal 19 settembre scorso, ovvero da 45 giorni, e appare svuotato nella mente e nel fisico. Periodo nero che, da molto più tempo dell’argentino, sta attraversando anche Pjaca. Il croato non è più se stesso dal giorno di quel maledetto infortunio al legamento del ginocchio, patito con la maglia della Juventus. E stiamo parlando dei primi mesi del 2017… L’impressione è che abbia ancora bisogno di un lavoro differenziato, che lo porti gradualmente ad uno stato di forma accettabile. Altrimenti si corre il rischio di fargli fare soltanto figuaracce (cosa che sta puntualmente accadendo).
Per questo Stefano Pioli sta pensando a una “mini rivoluzione” di pensiero, rispetto a quanto ipotizzato nel corso dell’estate e portato avanti fino a oggi: la posizione di Gerson potrebbe subire una variazione, innescando una reazione a catena che potrebbe, a sua volta risolvere, o quantomeno tamponare, anche i problemi del centrocampo. Senza cambiare modulo. Una barlume di questa nuova idea tattica lo si è visto già nel finale della partita di sabato scorso contro la Roma. Gerson, dopo l’uscita di Mirallas, ha giocato da esterno alto ed è stato protagonista di buone iniziative. Il ruolo lo conosce bene per averlo interpretato sia nella Roma che in Brasile (anche nelle nazionali giovanili verdeoro). Giocando più avanzato, Gerson può sfruttare meglio le sue indubbie capacità tecniche: saltare l’uomo, imbucare per i compagni e, soprattutto, calciare in porta, cosa che da centrocampista gli riesce pochissimo. Contributo che potrebbe risultare determinante per risvegliare l’asfittico attacco viola. Ma non è tutto: Gerson, fino a oggi, non si è dimostrato certo un fulmine di guerra nei ripiegamenti difensivi. Anche per questo la mediana viola ha sofferto. Spostandolo più in avanti, Pioli potrebbe inserire in pianta stabile Edimilson, restituendo più equilibrio a un reparto palesemente in affanno. Insomma, con una sola mossa si potrebbero risolvere due problemi. E non è escluso che già dalla gara di Frosinone di venerdì il nuovo progetto tattico vada in porto.

Tommaso Borghini

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